Sguardi sonori – Tutto l’amore del mondo
Viaggi e miraggi coi piedi per terra
(Rubrica a cura di Emanuele Rauco)
05/05/10 – Non è stato ciò che si suol dire un successo Tutto l’amore del mondo, commedia di viaggi giovanili diretta da Riccardo Grandi, nonostante cercasse di sfruttare il viso e la popolarità (forse già assopita) di Nicolas Vaporidis. Ma un motivo per cui forse vale la pena parlarne a qualche mese di distanza è la colonna sonora. Che Grandi ha deciso di affidare a uno dei più promettenti giovani compositori italiani, specializzato proprio in film d’impatto giovanile: Michele Braga, autore delle musiche per Come tu mi vuoi o Iago. Che per il film di Grandi ha deciso di seguire lo spirito internazionale che permea il film scegliendo composizioni che ricordino il miglior pop e amalgamando quest’ultimo con brani editi dello stesso respiro.
Così se in apertura, e poi nei titoli di coda, risuonano le note conosciute di Squander (bellissima) di Skunk Anansie o di This Is Life di Amy McDonald – come strizzate d’occhio al pubblico – il resto dello score vede Braga collaborare con alcune delle realtà più promettenti del panorama indipendente, come i The Niro in It Looks Like Rain, oppure da solo, cercando le suggestioni dei luoghi visitati nel film, da Amsterdam alla Scozia di Passeggiata in Scozia, fino a tornare in Italia, o meglio alla Roma di Alessandro Mannarino, protagonista anche di un cammeo con la sua Me so’ ‘mbriacato. Una colonna sonora interessante, piacevole, rilassante come si conviene alla musica da viaggio, che oltre a raccogliere alcuni nomi di punta del pop-rock contemporaneo (citiamo anche Empire of the Sun) mette insieme una bella collezione di brani, frammenti, cartoline. Un viaggio musicale, di maggior appeal di quello che Grandi e soci hanno fatto su pellicola.