Sguardi sonori – Mine vaganti
Spensierati e impegnati
(Rubrica a cura di Emanuele Rauco)
28/04/10 – Come nella tradizione dei registi legati alle tematiche omosessuali, anche per Ferzan Ozpetek il rapporto tra il racconto, le immagini e la musica è fondante, specialmente la musica pop, le canzoni di quelle divenute icone per l’immaginario gay. Da Gabriella Ferri a Giorgia, fino a Patty Pravo, l’immaginario di Ozpetek è popolato di donne, di voci femminili, ma anche di un senso della melodia e del pathos che i musicisti con cui collabora sanno replicare alla perfezione.
E’ così anche con Pasquale Catalano, compositore napoletano sodale di Sorrentino alla prima collaborazione con il regista italo-turco, che per la colonna sonora di Mine vaganti sceglie il consueto impasto caro a Ozpetek di sonorità calde e malinconiche, ritmi dall’inflessione world e canzoni pop retrò che sanno di modernariato. La linea dei ricordi, prima traccia dello score, è infatti una sorta di tenue milonga accompagnata da un’orchestra sottotono che si apre all’andamento più ironico, ma velato di lacrime, di Tutti lo sanno, e poi replicata in maggiore in Duetto. Le atmosfere ironiche, malinconiche e mélo si alternano nella partitura, come emerge nel confronto tra la title-track e la conclusiva La ruota pazza, per lasciare poi spazio alle canzoni, tra le quali 50mila di Nina Zilli fa da traino al trailer televisivo e a Sogno, delicato singolo inedito di Patty Pravo, presente anche con Pensiero stupendo in versione live. Un discreto lavoro, con momenti molti intensi e qualche concessione alla maniera del regista, sicuramente superiore al film che accompagna e che fa traspirare l’amore di Catalano per l’atmosfera e la vena crepuscolare, più che per i temi e le melodie, come dimostra anche la scelta di un brano popolare turco. Omaggio a Ozpetek, di sicuro, ma anche sintomo di una sensibilità che va oltre schemi e confini.
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