Quante declinazioni può avere l’amore? Si può nascondere in un forte desiderio di riscatto che può essere messo in atto, incoraggiando un figlio a raggiungere i suoi obiettivi. Sicuramente è in una donna incinta che ha bisogno di sicurezze; sta in un bambino che vuole rendere felice la sua mamma. Sta in un uomo che vede una donna forte e decisa e ne vuole indagarne e scoprirne le fragilità.
La commedia Mancino naturale di Salvatore Allocca, presentato in anteprima ad Alice nella città, alla 16 edizione della Festa del cinema di Roma è un film che mette al centro le emozioni, prima tra tutte quella di Isabella (Claudia Gerini), mamma di Paolo (Alessio Perinelli), un giovane calciatore in erba che si sta facendo notare per il suo formidabile sinistro. La donna fa di tutto per aiutare il figlio ad emergere e farsi strada in una professione che potrebbe cambiare per sempre le loro vite e portarli lontani della periferia di Latina che detesta. Rimasta vedova, lavora come rappresentante di alimenti presso i piccoli ristoratori della provincia e, come una tigre fa di tutto per raggiungere il suo riscatto sociale: litiga con i genitori degli altri piccoli calciatori, con l’allenatore, prova anche strade ai limiti del consentito, spesso dimenticando che il figlio è solo un ragazzino che ha bisogno di sentirsi chiedere com’è andata a scuola, com’è andata con i compagni e non iniziare conversazioni sempre e solo sul calcio.
Nella vita dei due, oltre ad una proposta truffa arriverà anche Fabrizio (Francesco Colella), disarmante con i suoi modi gentili e il suo saper dare il giusto peso alle cose. Fabrizio aiuterà soprattutto Paolo a capire come gestire i suoi più profondi sentimenti (spesso inespressi) soprattutto alla madre, primo tra tutti quello della rabbia.
Uno degli aspetti più interessanti della messa in scena di Allocca è che il regista guida la narrazione aprendo, chiudendo, sbattendo (metaforicamente) le porte che Isabella si trova davanti e spesso mostrando allo spettatore e alla protagonista, qualcosa o qualcuno di inaspettato dall’altra parte.
Come ci rivela Claudia Gerini: “Isabella ha il sano cinismo e l’opportunismo di chi deve sopravvivere e cogliere le occasioni al volo”, precisando che uno delle attrice che la hanno maggiormente ispirata per questo ruolo è Anna Magnani in Bellissima. Colella invece ha apprezzato come, con il giovane regista, si sia cercato di indagare e incontrare lo spirito dei personaggi.
giovanna barreca