Scontata storia di amore e di anarchia, diretta da Chris Kraus e ambientata sul Baltico agli albori della I Guerra Mondiale
(Dalla nostra inviata Lia Colucci)
02/11/10 – In concorso al 5° Festival internazionale del film di Roma, The Poll Diaries di Chris Kraus, è una vicenda piuttosto incerta che sviluppa agli albori della Prima Guerra Mondiale. La quattordicenne Ida Von Siering torna a casa sul Baltico a seppellire la madre e si ritrova sperduta, lei di lingua tedesca, in un Paese russo già afflitto da una guerra annunciata. Come vuole la tradizione si innamorerà di un anarchico, e sempre come vuole la tradizione, l’innamorato morirà per salvarla. I titoli di coda ci informano che è stata una delle più grandi poetesse del Novecento anche se non è disponibile nessun libro. E’ stato invece disponibilissimo suo nipote, per l’appunto il regista Chris Kraus, che ne ha fatto un caso di famiglia trasformando i diari della zia in una sorta di nuovo Zibaldone.
Assolutamente abbozzata la parte storica, dove fazioni e contese intestine non sono mai inquadrate con accortezza, rendendo così la già difficile situazione geo-politica dell’epoca assolutamente impenetrabile. Vi è una sola eccezione che riscatta il film: l’oscuro personaggio del padre che, radiato dall’ordine dei medici, fa in soffitta sofisticati esperimenti su cadaveri di bambini malformati, unico tocco di qualche originalità in una pellicola scontata. E’ il caso di dire che è pericoloso avere scrittori in famiglia: meglio non fare troppe ricerche.