Il duetto di Margherita Buy e Silvio Orlando al festival di Roma nella sezione L‘Altro Cinema | Extra
(Dal nostro inviato Alessandro Aniballi)
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05/11/10 – Al 5° festival internazionale del film di Roma si è rinnovata la tradizione dei duetti, incontri tra personalità del mondo del cinema organizzati da Mario Sesti in qualità di responsabile della sezione Extra. I primi ospiti d’onore sono stati Margherita Buy e Silvio Orlando che hanno dato vita a un incontro molto divertente, pieno di curiosità e anche di riflessioni sull’arte del recitare. In particolare è parso decisivo il discorso, tornato più volte nel corso del duetto, sulla napoletanità di Silvio Orlando; questi ha raccontato di non sentirsi un napoletano autentico, perché cresciuto al Vomero, dunque geograficamente più in alto rispetto al cuore cittadino. E per questo rifiuta una definizione da attore partenopeo classico, in cui con quello si voglia intendere una tendenza, presuntamente connaturata, ai birignao tipici della scuola performativa napoletana.
Ne è nato dunque un discorso interessante sull’identità attoriale, sulla tensione (e magari anche la ritrosia) del mostrare e del mostrarsi che, per vie completamente diverse, è anche il tratto caratteristico della recitazione di Margherita Buy. L’attrice romana, formatasi all’Accademia d’arte drammatica, ha compiuto un percorso più lineare rispetto a quello di Silvio Orlando, eppure i due si sono trovati spesso a condividere la scena sul set, proprio per questa sottile comunanza nel modo di recitare, data forse dal gioco costante sull’introspezione. Ma, al di là dell’innegabile interesse che ha suscitato l’incontro, vi sono almeno due segnalazioni giornalistiche degne di rilievo: la Buy ha dichiarato che vorrebbe girare dei thriller, mentre Silvio Orlando ha confessato che gli piacerebbe interpretare Peppino De Filippo, lasciando a Toni Servillo il ruolo di Eduardo, per un altro duetto che potenzialmente dovrebbe essere indimenticabile. Purtroppo, ha detto Orlando, teme che il progetto non si realizzerà mai, per una serie di problemi, a partire probabilmente dalla stessa famiglia De Filippo.