Cos’altro non sappiamo dell’universo dei Puffi, piccole creature blu partorite dal genio delle vignette belga Peyo nel lontano ‘58? Al quesito risponde Kelly Asbury con il suo Viaggio nella foresta segreta, scritto da Stacey Harman e Pamela Ribon e realizzato da Sony Pictures Imageworks Inc. In questo nuovo episodio, il terzo, che vede protagonista Puffetta, con al fianco i fedelissimi Forzuto, Tontolone e Quattrocchi, tutti sotto la supervisione paterna di Grande Puffo, ci addentriamo nella Foresta Proibita: un luogo magico ove si scoprirà risiedere una comunità di puffe guerriere capitanate da Mirtilla.
Nonostante l’animazione innovativa, il film diretto da Asbury si presenta come un omaggio ai tempi che furono: non mancano infatti rimandi ai precedenti capitoli, così come al cartone TV e ai fumetti. Dopo una rapida (ri) presentazione degli ormai noti personaggi, tra cui Gargamella e i suoi Birba e Monty (quest’ultimo appositamente creato per il film), la narrazione si focalizza su Puffetta, generata da Gargamella per catturare i piccoli esseri blu e aumentare i suoi poteri di mago. Ma se anche Puffetta e la sua genesi appartengono ormai alla storia, ecco allora l’inserimento di una novità: un luogo inesplorato, pieno di insidie e sorprese, ma anche di…puffe!
E attorno al tema delle piccole creature guerriere si concentra la seconda parte del film, presentandocele in volo mentre cavalcano esseri volanti e disposte a tutto pur di combattere Gargamella e aiutare i loro simili. Ma se nell’era della tecnologia la magia non basta, ecco comparire Tecno, coccinella smartphone! A far da cornice all’avventura un’animazione gradevole, resa ancor più accattivante dal 3D. E l’universo dei Puffi si allarga quindi, presentando nuove (tutte femmine) figure che certamente potranno contribuire alla realizzazione di un ulteriore capitolo. Il messaggio di sottofondo, sussurrato ai più piccoli, è: “Comportatevi bene, perché esser cattivi danneggia”. A espletare il messaggio subliminale è proprio Puffetta, qui eroina pronta a sfidare il suo stesso creatore ricorrendo all’inganno e ottenendo in cambio di essere riportata in vita dai suoi amici. Film gradevole, seppur rimaneggiamento dei precedenti esperimenti, che presenta una novità. Adatto ai piccini e che vede impegnata la nostra Cristina D’Avena nel dar voce a un nuovo personaggio e, ovviamente, nella sigla.
Nico Parente per cinematografo.it