Dalla realtà alla finzione, lo spettro del terrorismo sconvolge nei telegiornali e intrattiene la platea allo spegnersi delle luci in sala.
Il regista Michael Apted sfrutta la paura del diverso, per costruire un thriller che cavalca l’onda degli attentati dinamitardi e delle auto lanciate a perdifiato contro i simboli del potere. Noomi Rapace si cala nei panni di un’esperta di interrogatori dal passato turbolento, che deve proteggere il popolo e la Regina dalla minaccia islamica.
Niente di nuovo sotto il sole, se non fosse che il vero nemico non viene solo dal Medio Oriente. Codice Unlocked è un film d’azione con sterzate da spy story più vicine al machismo di 007 che all’umanesimo dei romanzi di John Le Carré. I nostri eroi non provano fatica, e si muovono in scenari da finimondo con il ghigno di chi sa già di spuntarla.
Apted costruisce un film misurato, forse troppo, che avrebbe bisogno di qualche scossone in più oltre ai soliti colpi di scena puntuali come il tè delle cinque. Il cast stellare regala un po’ di verve e Orlando Bloom si improvvisa pirata moderno, ma non perde la sua faccia d’angelo in una Londra ricca di intrighi. 98 minuti degni di un uggioso pomeriggio primaverile.
Gian Luca Pisacane per cinematografo.it