Liberamente tratto dal romanzo di Umberto Contarello, l`ultimo film di Francesca Archibugi racconta un`amicizia virile con leggerezza ma senza facili scappatoie narrative
16/04/09 – Francesca Archibugi è una cineasta che in ogni suo film, anche il meno pregevole, è riuscita a parlarci della nostra realtà . Impossibile, scorrendo la sua filmografia, non sentire l`odore, l`atmosfera del periodo di realizzazione dell`opera: da Mignon è partita a Il grande cocomero, da L`albero delle pere a Lezioni di volo, ogni vicenda, anche quando apparentemente esotica, astratta e lontana da questioni e notazioni esplicite di costume, ci offre uno spaccato d`epoca pertinente e ricco di sfumature. Questo perchè il cinema di Francesca Archibugi è essenzialmente un cinema di personaggi. La minuzia che viene messa nella costruzione dei caratteri finisce per divenire riflesso potente della realtà che tali caratteri attraversano; la centralità dell`elemento umano è assoluta e si impone anche a costo di una esilità dell`apparato narrativo che talvolta ci pare abbia inficiato il risultato finale. Non è questo il caso di Questione di cuore, dal momento che riconosciamo questa ultima fatica della regista romana come la più riuscita dai tempi di quell’esordio piccolo e folgorante che fu Mignon è partita, nonchè una delle più coraggiose.
Il coraggio sta nell`affrontare una vicenda che si offre con le apparenze di una commedia leggera per approdare a una riflessione rigorosa e a tratti impietosa su due solitudini: l`una esplicita, cosciente, problematizzata dallo stesso personaggio, l`altra sottopelle, insospettabile dapprincipio, poi progressivamente messa a nudo lungo il percorso di conoscenza che avviano i protagonisti. Perchè se Alberto, sceneggiatore di successo, intellettuale e cinico analista del quotidiano, è un atleta del cervello (più che un “atleta del cuore” di artaudiana memoria) avvezzo all`analisi (e all`auto-analisi), Angelo si pone come riuscitissima figura irrisolta perchè socialmente in movimento, un ex proletario – un “ex tutto”, come lo definisce la Archibugi stessa – affrancatosi dalle proprie origini ma ancora parzialmente immerso in quel mondo magmatico e obnubilante delle (ex) borgate romane. E Alberto, specchiandosi nella purezza del suo compagno di viaggio e sventura, giunge alla scoperta di un mondo da sempre osservato al microscopio ma mai realmente vissuto: nel percorso di avvicinamento al ruolo di padre di famiglia appartenente all`amico, Alberto compie la sua rivoluzione interiore, togliendosi quegli occhiali da sole (strumento di lavoro che gli serve per scrutare senza essere scrutato) per immergersi in una quotidianità assoluta, monopolizzante, di quelle che letteralmente non danno il tempo di pensare alla propria condizione. Da filosofo, diventa attore. E di contro Angelo, da attore/agito, aspira al ruolo di maldestro sceneggiatore dell`esistenza di Alberto.
Struggente storia di un`amicizia come preziosa occasione per osservare il mondo da una differente prospettiva, Questione di cuore è arricchito da una coppia di attori davvero al loro meglio, che in alcune sequenze raggiunge un amalgama davvero impressionante: si veda la scena dei due uomini a letto, talmente naturale da apparire come un`improvvisazione fuori ciack. Lontano dal “carinismo” e dallo sguardo debole tipico di una certa Archibugi d`annata, il film ci è parso invece un lavoro privo di scudi difensivi, appassionato, dalle tinte nette, che si prende tutti i rischi del caso, anche a costo di qualche passo ridondante e vagamente artificioso. Ma preferiamo i piccoli, inevitabili scivoloni di chi si butta temerariamente in una storia in cui evidentemente crede, piuttosto che la codarda prudenza di tante pellicole incolore che caratterizzano la produzione nostrana.
GIORDANO DE LUCA
Titolo originale: Questione di cuore
Regia: Francesca Archibugi
Cast: Antonio Albanese, Kim Rossi Stuart, Micaela Ramazzotti, Francesca Inaudi, Andrea Calligari,
Paolo Villaggio
Genere: drammatico
Durata: 104′
Produzione: Italia 2008
Distribuzione: 01 Distribution
Data di uscita: 17 aprile 2009