(Dall’articolo Venezia: Passione e Potiche, del nostro inviato alla 67. Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia Massimiliano Schiavoni)
20/10/10 – Potiche – La bella statuina, l’ultimo film di François Ozon presentato in concorso a Venezia 67, aderisce convintamente alla stilizzazione comica. Riproponendo un classico della pochade teatrale francese, stavolta Ozon costeggia le esilaranti dissacrazioni pop già messe in immagini smaglianti in Otto donne e un mistero. A conti fatti, l’Ozon comicamente postmoderno ci piace assai più di quello serioso e presuntuoso. Potiche è una girandola di battute fulminanti, tutte giocate sulla dissacrazione di conflitti sociali fine anni ’70, che richiamano da vicino certi eventi di cronaca degli ultimi anni (i sequestri in Francia dei capi del personale fino alla firma di rinnovo del contratto). E, arditezza tutta francese, la dissacrazione colpisce anche il processo d’emancipazione femminile di quell’epoca, che probabilmente, con mossa tutta politicamente strategica, portò davvero in Parlamento qualche ex-signora salottiera priva di qualsiasi consapevolezza sociale o civile. Ma in Potiche il senso è secondario al meccanismo comico, che di per sé innerva e giustifica tutto il film. Ed è un vero piacere.
Titolo originale: Potiche
Produzione: Francia 2010
Regia: François Ozon
Cast: Catherine Deneuve, Gérard Depardieu, Fabrice Luchini, Karin Viard, Judith Godrèche, Sergi López
Durata: 103′
Genere: commedia
Distribuzione: Bim
Data di uscita: 5 novembre 2010
Potiche – La bella statuina, trailer: