(Dalla nostra inviata Giovanna Barreca)
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19/11/10 – Ambiente e memoria per un affresco contemporaneo. Questi sono i temi affrontati da Alessandra Locatelli, autrice del cortometraggio in concorso al 51° Festival dei Popoli di Firenze: ….E invece era una volpe. La giovane autrice bergamasca, laureatasi presso l’accademia di Belle Arti di Brera, per la prima volta si cimenta con il mezzo cinematografico dopo essere stata docente di discipline pittoriche. Sceglie di tornare nel paese della sua infanzia per ritrovarlo e raccontarlo con oggi adulti ma sempre indulgenti. “La Polaggia nascosta in un fitto bosco tra le montagne e i miei ricordi, volevo fosse colta da sguardi molteplici”. Poi, come accade sempre nei documentari, incontri inaspettati hanno arricchito l’immagine del paesino abitato da figure solitarie, da micietti tra tetti spioventi, ripide stradine e vette innevate: una vecchiettina ci racconta leggende della sua giovinezza e un giovane rumeno tratteggia il ricordo del suo Paese trovando somiglianze con la sua nuova casa in Valtellina. Ricordi che si sovrappongono, ricordi che permettono alla macchina da presa di essere ritratti come in un affresco nell’imprevedibilità del reale.