Virzì e Ozpetek in un mare di ex-aequo
(Dal nostro inviato Emanuele Rauco)
19/06/10 – I Nastri d’argento, premio assegnato dal Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani, sono segnati quest’anno da una singolare circostanza: forse per invidia verso Cannes (che ha premiato Elio Germano ex-aequo con Javier Bardem), il premio ha evidenziato molti ex-aequo, probabilmente come segnale di una grande vitalità creativa dentro una crisi produttiva. Da questo eccesso di pareggi escono vincitori Paolo Virzì, che col suo La prima cosa bella si porta a casa il premio per il film, la sceneggiatura, l’attrice protagonista (doppio, a Stefania Sandrelli e Micaela Ramazzotti) e i costumi, e Ferzan Ozpetek, le cui Mine vaganti vincono i premi per la migliore commedia, l’attore non protagonista (Ennio Fantastichini ex-aequo con Luca Zingaretti), le attrici non protagoniste (Elena Sofia Ricci e Lunetta Savino ex-aequo con Isabella Ragonese), la fotografia, la canzone (Sogno di Patty Pravo).
Altri ex-aequo per i registi esordienti, Valerio Mieli per Dieci Inverni e Rocco Papaleo per Basilicata Coast to Coast, l’attore protagonista, Elio Germano per La nostra vita e Christian De Sica per Il figlio più piccolo, e il sonoro, Carlo Missidenti per L’uomo che verrà e Bruno Pupparo per La nostra vita. Altri premi: la produzione e la scenografia di L’uomo che verrà di Giorgio Diritti, il soggetto di Io, loro e Lara di Carlo Verdone, la colonna sonora – composta da Rita Marcotulli – di Basilicata Coast to Coast, e il montaggio di Happy Family e Lo spazio bianco curato da Massimo Fiocchi. E poi uno sguardo all’estero: Il concerto di Mihaileanu film europeo, Bastardi senza gloria di Quentin Tarantino film extra-europeo, Avatar di Cameron film in 3D.