La mostra “La macchina delle Meraviglie, lanterne magiche e film dipinto. 400 anni di cinema” viene inaugurata oggi e sarà visitabile fino al 7 novembre presso le sale delle Arti, Reggia di Venaria Reale – Torino.
(Dalla nostra inviata Giovanna Barreca)
21/07/10 – “Non posso trovare parole per la mia eccitazione in qualsiasi momento riesco a rievocare l’odore del metallo riscaldato, …la manovella a contatto con la mia mano, il rettangolo tremolante sulle pareti” scriveva Igmar Bergman nella sua autobiografia intitolata proprio “Lanterna magica” perché “a quel mondo, a quell’emozione –scrisse – devo il mio essere regista”. E nel film Fanny e Alexander ricostruì l’atmosfera dell’infanzia legata a quella prima affascinazione e in ll volo le regalò un’altra piccola sequenza. Bergman, Fellini, Meliès, Truffaut, Visconti, Rappeneau e tanti altri hanno celebrato la meraviglia di quelle proiezioni e di quella primordiale affascinazione.
Proust ne La strada di Swann e ne La recherche parla di “quell’impalpabile iridescenze e sovrannaturali apparizioni multicolori”, Rimbaud affermò di essere “maestro di fantasmagoria” e Goethe, Tolstoj, Dickens, Musil, Eliot sperimentarono lo strumento e/o ne godettero solo dell’affascinazione creata. “La lanterna magica è una macchina Ottica che viene chiamata Magica senza dubbio a causa dei suoi effetti prodigiosi, degli spettri e dei mostri spaventosi che fa vedere e che le persone ignare del suo segreto attribuiscono alla magia” spiegò l’abate Pierre Le Lorrain nel 1693 a 30 anni dalla sua scoperta (avvenuta per opera dell’astronomo olandese Christian Huygens). A quell’inizio, alla sua prosecuzione fino ai giorni nostri –alla sua arte di mostrare le immagini dipinte su vetro di qualsiasi cosa si voglia, ai suoi legami col cinema e con alcune esperienze dell’arte contemporanea-si ricollega tutto il percorso tematico all’interno della Reggia di Venaria Reale. Dieci stanze del racconto per immagini attraverso 8000 vetri: la vita quotidiana, i viaggi, le scienze e gli spettacoli, la religione e l’esoterismo, i racconti e le leggende, l’erotismo, le fantasmagorie fino all’arte astratta con installazioni di McCall, Ugo Nespolo, Bill Viola.
Davvero da non perdere perché, riprendendo le parole di Francis Ford Coppola (collezionista appassionato) nell’introduzione al volume “Lanterna magica e film dipinto. 400 anni di cinema” di Laurent Mannoni e Donata Pesenti Campagnoni anche voi uscendo penserete che “si tratta di un oggetto magnifico e sarete catturati da quell’immagine in movimento, oltretutto tridimensionale”.