(Dalla nostra inviata Giovanna Barreca)
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20/12/10 – Andrea Foschi e Marco Neri in Italiana.doc al 28° Torino film festival, hanno portato un viaggio: I racconti della Drina. Lungo il fiume, per tre lunghi 3 anni, hanno incontrato tante diverse storie di uomini e soprattutto di donne, incontrati e visti crescere e cambiare insieme a loro. Bosnia ed Erzegovina, terre martoriate da anni di conflitto e soprattutto di odio che gli autori hanno cercato di tenere ‘fuori dall’inquadratura’. Fuori da una terra che ancora oggi è controllata dall’Onu perché non appartiene a nessuno. In questa realtà una donna, con l’aiuto della sua figliola, decise di contattare le pacifiste di tutta l’ex Jugoslavia e riunirle all’interno di un’associazione che le possa vedere operare insieme. Nasce Forum Zena dove le donne possono confrontarsi e soprattutto – grazie al non sentirsi più sole ma parte di un gruppo forte che le tutela – riprendersi un ruolo importante all’interno della società che le ha viste, soprattutto in guerra, vittime privilegiate dei diversi regimi. Da donne annichilite dal potere a donne che entrano a far parte da protagoniste della realtà politica.
Un viaggio tra migliaia e migliaia di volti femminili perché, sottolineano gli autori: “questo è stato il tentativo, durato anni, di ricostruire epiche che si negano, quotidiani vivi e pulsanti in grado di parlarci dei nostri ricordi, della nostra memoria, di come avremmo potuto essere ‘se’ e dell’odore dei camini, quando il sole scende e la nebbia illeggibile si solleva su case e moschee”.
Un tentativo difficile ma portato a termine con successo dai due giovani autori che non hanno raccontato la superficie della realtà nella quale operano queste donne ma – attraverso volti che parlano senza bisogno del verbo – arriviamo a capire davvero il fenomeno drammatico dell’annientamento dello spirito femminile che è presente in tutte le guerre quando le donne vengono violate non solo fisicamente. Questo è stato il punto di partenza. Poi siamo entrati nella profondità umana di chi ha vissuto l’orrore e senza dimenticare, è riuscito a ricominciare.