L’esplosivo piano di Bazil

14/12/10 - Ignora chi siano i beggars di Brecht, probabilmente non conosce i tragici tormenti e i dubbi...

Ascolta l’intervista a:

14/12/10 – Ignora chi siano i beggars di Brecht, probabilmente non conosce i tragici tormenti e i dubbi amletici, ma in compenso conosce ogni singola macula delle coccinelle di A Bug’s Life o ogni singolo dettaglio dei vari Toy Story. Stiamo parlando di Jean-Pierre Jeunet già regista del surreale Delicatessen e de Il favoloso mondo di Amelie. Questa volta però il regista francese ha deciso (letteralmente) di mirare alto con L’esplosivo piano di Bazil, una pellicola dinamitarda che narra con una certa ironia il mercato delle armi. Dany Boon, eccellente protagonista trasformato per l’occasione in una sorta di Chaplin moderno, vive con una pallottola in testa e aiutato da una banda di spiantati underground riuscirà a sgominare una spietata banda di mercanti di armi, responsabili tra le altre cose anche della prematura morte del padre.

Un film citazionista che esalta Sergio Leone e Terry Gilliam, animato da qualche ossimorica contraddizione, come l’assenza di qualsiasi denuncia su questo spettrale fenomeno,visto piuttosto dal lato surreale della vicenda. Personaggi scippati dalla strada che diventano protagonisti di un mondo fiabesco e indolore, dove la parte del leone la fa il dettaglio della cimelistica Disney. I mercanti di armi sono ritratti nel loro essere persone qualunque: sospese le categorie del bene e del male, solo il grottesco riesce a dare una logica al film. Un lavoro nel complesso ben confezionato, dove manca l’ordine della narrazione e llo slapstick prende il sopravvento su tutta la narrazione. Manca però anche il genio registico e anche un minimo di approfondimento dei personaggi, che rimangono come cartoni animati appiccicati alle loro storie. Si potrebbe definire un’operazione commerciale visto che il regista ha insistito sul bello di avere i soldi americani e la libertà europea, ma la libertà – che è pur sempre un concetto e quindi ostico a Jeunet – presuppone un ragionamento capace di muovere qualche corda dell’animo, elemento che sfugge completamente al film.

Ma siamo anche a Natale e il buonismo ci pervade, pertanto non negheremo a Jeunet per regalo una copia dell’Opera da tre soldi.

LIA COLUCCI

Titolo originale: Micmacs à Tire-larigot
Produzione: Francia 2009
Regia: Jean-Pierre Jeunet
Cast: Dany Boon, André Dussollier, Nicolas Marié, Jean-Pierre Marielle, Yolande Moreau
Durata: 105′
Genere: commedia
Distribuzione: Eagle Pictures
Data di uscita: 17 dicembre 2010

Articoli correlati:
Parola al cinema – Uno sguardo sulla sceneggiatura di L’esplosivo piano di Bazil

L’esplosivo piano di Bazil, trailer: