15/11/10 – Sentiamo parlare di Guido Chiesa sin dagli anni ’80, quando si occupava con competenza di b-movie americano e di pop music. Quindi diresse Il partigiano Johnny, la difficile esperienza con il motore linguistico di Fenoglio così vicino al mondo anglosassone. Ma quale non è la nostra sorpresa vederlo capitare al 5° Festival Internazionale del Film di Roma, con un film su Gesù, o meglio sulla Madonna. Una conversione? Fulminato sulla via di Damasco? La storia è quella della maternità di Maria, una ragazza semplice che però osa ribellarsi alle dure leggi ebraiche, il tutto recitato in un dialetto tunisino e le parti più colte in greco. Un film sull’amore estremo, ci ha confidato Chiesa, per noi una pellicola inutilmente complessa nella sua semplicità, che finisce con la fuga di Gesù nel Tempio. Appena accennati i contesti storici, tutto profuma invece di materno e di tribale.Una vicenda sospesa che glissa su Erode e i Romani, per concentrarsi sulle regole ferree della famiglia, seguendo la filologia alla lettera per deviare solo ogni tanto sui Vangeli apocrifi. Riportando una storia di miserie e di povera gente, di ignoranza primitiva. Così se il nostro Chiesa avesse preso in prestito la lezione di L’uomo che uccise Liberty Valance avrebbe saputo che in questi casi si stampa solo la leggenda, e la leggenda nei Vangeli era già stata brillantemente stampata.
Io sono con te
Un film di Guido Chiesa
Con Nadia Khlifi, Rabeb Srairi, Mustapha Benstiti, Ahmed Hafiene, Mohamed Idoudi
Drammatico
durata 102
Italia 2010
Bolero
uscita 19 novembre 2010
Io sono con te, trailer: