Dal nostro inviato Emanuele Rauco
Ascolta le interviste di RADIOCINEMA, a cura di Alessandro Aniballi, ai protagonisti del film I baci mai dati:
20/09/10 – L’apertura ufficiale del Controcampo italiano, la sezione nostrana della 67. Mostra del cinema di Venezia, è stata affidata a Roberta Torre, regista milanese-napoletana di Tano da morire e Angela, che torna al Lido con una strana commedia spirituale, che racconta di una ragazza che sogna la Madonna e viene creduta una santa alla quale chiedere miracoli. Ma quello che vorrebbe lei è solo la tranquillità e l’affetto di una madre ambiziosa. Scritto dalla regista con Laura Nuccilli, I baci mai dati è una favola che riecheggia lo sguardo misticamente ateo di Bunuel e Bellocchio attraverso l’amore per il pop, i colori, l’estetica kitsch. Un film che racconta una povertà sopra le righe, che per sopravvivere ha bisogno di credere disperatamente nei santi, ma in cui la religione diventa anche mezzo politico e sociale di scalata e opportunismo. Pellicola affascinante nonostante le incertezze e le semplificazioni, che sa coniugare un discorso estetico sul filo dell’eccesso a un equilibrio stilistico interessante, che ha il principale difetto nell’incoerenza strutturale del negozio di parrucchiera, luogo dove per stile e toni si guarda a Corsicato, senza motivo. Il cast però conferma la mano felice nella direzione degli attori, dalla piccola Carla Marchese alla seducente Donatella Finocchiaro fino a Piera Degli Esposti – maligna strega-coiffeuse – ormai abituata ai ruoli da cattiva.