Presentata alla 61. Berlinale la convincente opera seconda del “giovane” filmmaker Gianni Di Gregorio
(Dalla nostra inviata Lia Colucci)
Ascolta l’intervista realizzata a Berlino 61 da RADIOCINEMA a:
15/02/11 – Per Gianni Di Gregorio, regista e interprete della commedia agrodolce Gianni e le donne, è già la seconda volta al Festival di Berlino. La prima era sbarcato con Pranzo di Ferragosto, nella parte che la Berlinale dedica a Cinema e Cucina, mentre quest’anno la sua pellicola è stata inserita nella ben più prestigiosa sezione Berlinale Special, ed è stata accolta molto bene dalla stampa internazionale, che non ha fatto che ridere per tutta la proiezione del povero Gianni, schiavo di una madre novantenne, di una moglie piena di impegni, di una figlia che adora impegnata con un fidanzato nullafacente. Vittima di tutti insomma. Complice il suo amico Alfonso, a sessant’anni Gianni vuole però ritrovare se stesso, la propria gioventù e la propria avvenenza. Non esita neanche di fronte al Viagra pur di poter sedurre e di potersi sentire ancora oggetto di attrazione e desiderio.
Come mi racconta a Berlino, in una chiacchierata informale, questo è un film sulla gioventù piuttosto che sulla vecchiaia. Dice che non è facile rassegnarsi e che non bisogna demordere, non solo sul fronte femminile, ma soprattutto sul piano lavorativo: “Se guardo la mia carriera cinematografica mi sento appena nato. Pranzo di Ferragosto è del 2008 ed è stato il mio primo film. Avevo 58 anni, si può dire che come regista nasco praticamente a sessant’anni. Anche io, come il protagonista di Gianni e le donne, non mi arrendo. Ho tanti progetti in mente e voglio portarli a casa tutti. Intanto devo tornare assolutamente a Berlino che è una città magnifica con uno dei Festival più belli del mondo: sobrio ed elegante, di grande qualità. E poi chissà ho solo sessantadue anni, ne ho di tempo”.