Flussi seriali – Percorsi e influenze odierne e vintage delle serie americane a cura di Erminio Fischetti
La concorrenza storica fra i network generalisti americani è avvenuta principalmente tra la CBS e la NBC, mentre la ABC è sempre stata un po’ più defilata nella lotta agli ascolti prima dei suoi anni d’oro con i recenti (si fa per dire) successi Alias, Desperate Housewives, Lost, Grey’s Anatomy. Nell’analizzare, invece, la concorrenza spietata fra CBS ed NBC è rilevante che, nonostante alla produzione di un format di successo da parte di uno si rispondeva ad una copia “celata” da parte dell’altro, ognuno dei due abbia sempre mantenuto dei canoni perfettamente riconoscibili alle sue produzioni. Infatti, per esempio, nel settembre del 1994 si danno battaglia di ascolti a suon di medici e ospedali nelle corsie di Chicago: CBS lancia il suo Chicago Hope, mentre NBC il più fortunato ER. Nonostante le storie siano, più o meno, simili, ossia vicende tra lavoro e vita privata di alcuni medici, la struttura tecnica e gli argomenti trattati sono profondamente diversi poiché destinati ad un target di pubblico differente. Essendo quello della CBS più anziano e familiare, l’età media dei medici del Chicago Hope è più alta e gli attori del cast più prestigiosi al momento della sua messa in produzione (tutti con un curriculum lavorativo eccellente) come Mandy Patinkin, Christine Lahti, Hector Elizondo, Barbara Hershey cosa piuttosto frequente nelle scelte di casting di questo network, specie negli anni ’70-’80 e ‘90. Al contrario, NBC preferisce puntare su attori meno conosciuti (ma il cui successo è destinato ad esplodere di lì a pochi anni, come nel caso di George Clooney e Maria Bello) alla partenza di una serie e, invece, lanciare una passerella di guest star di altissimo prestigio del mondo del cinema (come nel caso di ER, che in anni e anni si è avvalso di ospiti eccezionali come Sally Field, Forest Whitaker, Stanley Tucci, James Woods, Ewan McGregor, Don Cheadle, Mare Winningham, William H. Macy ecc.), che all’interno del flusso narrativo divengono ricorrenti negli anni. Questa forma di pubblicità seriale è utilizzata da moltissime delle produzioni della NBC, si pensi anche ai vari Law & Order (in particolare quello sull’unità speciale, che per quattro anni consecutivi ha vinto l’Emmy per le interpretazioni femminili, dove in oltre un decennio intervengono personaggi come Jeremy Irons, Ellen Burstyn, Marcia Gay Harden, Leslie Caron, Robin Williams, Angela Lansbury, Brenda Blethyn, Alfred Molina, etc.) o a Friends (Bruce Willis, Brad Pitt, Gary Oldman, Susan Sarandon, etc.) o Will & Grace (Glenn Close, Macauley Culkin, Gene Wilder, Jeff Goldblum, le memorabili “madri” Debbie Reynolds e Blythe Danner, etc.).
La stessa CBS ha l’abitudine di avere anch’essa guest star importanti, la cui carriera è però legata maggiormente al piccolo schermo e al network stesso o tutt’al più fa ricorso ad attori del cinema dell’epoca d’oro del cinema. Un caso da manuale a tal proposito si rivela essere Il tocco di un angelo, serie improntata su due angeli, poi diventati tre e infine quattro, che devono aiutare gli esseri umani a risolvere problemi affettivi che in genere hanno causato allontanamenti all’interno del nucleo familiare o di un’amicizia. In ogni episodio si affronta un caso diverso. Di conseguenza, si può immaginare lo stuolo di guest star che ha partecipato a questo telefilm, andato in onda fra il 1994 e il 2003. Nel corso delle nove stagioni notevoli sono stati i nomi importanti, legati come detto sia al cinema del passato che alla televisione (e in particolare ai grandi divi dei più importanti show della CBS e non solo): Kirk Douglas, Marion Ross, Patty Duke, Edward Asner, Diane Ladd, Louis Gossett Jr., Kathy Baker, Angela Lansbury, Rita Moreno, Carol Burnett, Celeste Holm, Gloria Stuart, Cicely Tyson, e persino la cantante Celine Dion o personaggi di rilevanza storica come Rosa Parks, grande icona afro-americana dei diritti civili, da cui partì la contestazione per il diritto di non far viaggiare separati i neri sugli autobus nell’Alabama degli anni Cinquanta. Un approccio per i network per raggranellare ulteriori ascolti, si è infatti spesso usufruito dei nomi di richiamo delle guest star per risollevare ascolti deludenti di show importanti, che come abbiamo visto possono diventare dei veri e propri trend seriali all’interno dei vari prodotti. Per anni, ad esempio, la mediocre Love Boat o La signora in giallo si sono rette su questo meccanismo proprio grazie alla loro struttura narrativa, che consentiva un cambiamento settimanale di storie e personaggi. E forse proprio a causa della loro mancanza di idee in alcuni casi è stato necessario supplire con la presenza di attori di razza.