Chi l’ha detto che il pecoreccio deve essere appannaggio del cinepanettone italiano? Mentre da noi Vacanze di Natale e simili sembrano tentare di darsi una ripulita, ci pensa la commedia inglese Finalmente Maggiorenni di Ben Palmer a gettare un po’ di “pepe” sul box office festivo, portando sugli schermi il lungometraggio ispirato alla sitcom britannica di successo The Inbetweeners. È da qui che nascono infatti i personaggi interpretati da Simon Bird, James Buckley, Blake Harrison e Joe Thomas: quattro post-adolescenti allo sbaraglio in una Grecia discotecara, non più “la terra di Zeus” come si ricorda timidamente in una battuta del film, ma luogo di ritrovo e di bagordi estivi per un’intera massa di giovani europei alla ricerca di sesso, alcool e musica, significativamente più house e dance che rock ‘n roll…
In pochissime parole, una nuova versione di American Pie, solo declinata attraverso lo humor inglese più rozzo e volgare che si possa immaginare, con abbondanza di genitali e deretani al vento, generosità di pulzelle piacenti e compiacenti, fellatio, defecatio, autoerotismo, erotismo praticato con tardone diciamo di “fascino felliniano” e chi più ne ha più ne metta. Freud probabilmente parlerebbe di difficoltà nel superare la fase fallica e spingersi verso una visione più adulta del rapporto anche sessuale tra uomo e donna, ma andare a disturbare addirittura uno dei padri della psicanalisi sembra un vero crimine. Non c’è niente di così complicato da spiegare in Finalmente Maggiorenni: solo la mancanza di una trama che si possa definire tale e di una qualsivoglia attività neuronale richiesta allo spettatore. Fa forse eccezione il più saccente e sapientone dei personaggi, che almeno è deputato a conquistare una ragazza con la sua ironia e quantomeno richiede di attivare un senso dell’umorismo un briciolino più fine di quello ricercato dallo zoo degli altri personaggi, che usano il bidè come WC (eh, lo scontro di culture!) o che vomitano sui passeggeri di una barca. Ma niente che possa giustificare una visione così deprimente per qualsiasi intelligenza nonché per il senso estetico. Ed è pure fuori stagione…
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