Festival dei 3 continenti

29/03/11 - A Milano la 21esima edizione del festival del cinema africano, d’Asia e America Latina che -alla luce degli ultimi avvenimenti – assume ...

Ascolta l’interviste di RADIOCINEMA ad una delle protagoniste del festival:

  • la regista Carla Valencia Davila
  • “Per testimoniare la sua ‘presenza viva’ anche all’edizione 2011 abbiamo concepito l’omaggio a Sotigui Kouyaté, uno dei più grandi attori africani, tra cinema, teatro e musica” dichiarano Annamaria Gallone e Alessandra Speciale, direttrici artistici del Festival del cinema africano, d’Asia e America Latina (21-27 marzo 2011) che chiuderanno il festival omaggiando proprio l’autore scomparso l’anno scorso, grande amico del festival: ha aiutato a regalare prestigio alla kermesse, unico appuntamento italiano sul cinema emergente dei tre continenti. Terzo per importanza in Europa, questa ventunesima edizione presenterà ben 80 titoli delle cinematografie emergenti del sud del mondo, permettendo agli spettatori di incontrare post-proiezione gli autori e poter così dibattere delle pellicola. 50 le nazioni rappresentate con il cuore del programma dedicato a due sezioni competitive:
    – Concorsi Finestre sul mondo – aperte ai lungometraggi di fiction e ai documentari di Africa, Asia e America Latina
    -e due concorsi riservati esclusivamente all’Africa: concorso per il miglior film e miglior corto africano

    Alle due sezioni, da diversi anni si affiancano altre interessanti offerte. Quest’anno è nata la sezione tematica “E tutti ridono” che ha raccolto, con la collaborazione di Gino e Michele, fondatori di Zelig, le commedie più divertenti realizzate nei tre continenti che non mancheranno di farci riflettere, con un sorriso, sui paradossi e le contraddizioni della nostra società. Grazie allo sviluppo del digitale c’è stata una crescita esponenziale nella produzione di film in questi territori; soprattutto in Africa è nata una cinematografia più popolare che sperimenta e gioca con i generi cinematografici senza dimenticare il tipico humour graffiante del cinema d’autore. In anteprima italiana, Tere Bin Laden di Abhishek Sharma, realizzato in India che unisce commedia demenziale con la suspense. Nella sezione non poteva mancare la commedia nera di Yimou presentata l’anno scorso al festival di Berlino: A woman, a gun and a noodle shop, remake di Blood Simple dei fratelli Coen. Ad introdurre i film alcuni dei comici del laboratorio teatrale più famoso del nostro Paese.

    La sezione “Extr’A” raccoglie le opere che si rivolgono ai tre continenti e che sono state realizzate da autori italiani, proprio sul tema dell’immigrazione. Tre delle opere erano nel cartellone veneziano dove ne avevamo apprezzato la profondità e la dignità del racconto: Il sangue verde di Andrea Segre, Frammenti di altra quotidianità realizzato in una discarica in Mozambico e Encourage di Eleonora Campanella. Torna “Forget Africa”: il Rotterdam film festival ha chiesto a giovani filmmaker africani di confrontaris con autori asiatici alla scoperta di un altro continente. Quest’anno hanno esplorato la Cina per un ritratto nuovo e fresco di uno stato che sempre maggiormente assume importanza in Africa. “Sette telecamere, sette giovani talenti da sette diversi paesi africani sbarcano a Pechino per realizzare quello scambio culturale sud-sud che è uno degli obiettivi del nostro Festival”precisano le direttrici.

    Al festival cinematografico si affiancano mostre e laboratori di vidoe arte come l’anteprima milanese della video-installazione What Will Come (Has Already Come), courtesy Galleria Lia Rumma Milano/Napoli: “Presentata a Sidney nel 2008, esplora la guerra d’Abissinia del 1935 attraverso un simbolismo visuale, talvolta surreale ma estremamente toccante. La scelta di Kentridge di concentrasi su questo conflitto appena precedente alla Seconda Guerra Mondiale va molto oltre la documentazione storica e purtroppo stimolerà parallelismi molto legati all’oggi” precisano i curatori. Africa Comics_South Africa invece raccoglie tavole realizzate dai fumettisti sudafricani, già selezionate per il Premio Africa e Mediterraneo per il miglior fumetto inedito; l’installazione Llama-il filo prezioso delle Ande, dedicata alla storia e alla tradizione dell’allevamento dei lama e dell’arte tessile boliviana; Mama Wata ‘sirena’ del vodu, installazione di statue, manichini, manifesti sulla soria della cinematografia africana.

    E ancora concerti, incontri…
    Per il programma completo e maggiori info: www.festivalcinemaafricano.org

    GIOVANNA BARRECA