Falso specchio – Finalmente documentario
(Rubrica a cura di Silvio Grasselli)
03/03/09 – Reduce da una delle tante, meste, visioni in sala dedicate alle pellicole di casa nostra, all`Icononauta vien di pensare. E pensa all`artificiosità , all`insopportabile schematismo, alla faticosa meccanica ripetizione dei gesti che attori sempre meno capaci di praticare un mestiere ricco e complesso come e più della vita stessa, non si stancano di riprodurre sul grande schermo (in rima perfetta con il piccolo) nei molti (forse anche troppi) film di finzione nostrani. Non è tutto demerito loro, questo è forse necessario chiarirlo; bensì di quelli che, scelto un mestiere se possibile ancora più impervio e complicato, dovrebbero, per statuto, dirigere le loro performance. I nostri registi (perfettamente in sincrono con gli attori che scelgono) sembra non abbiano più alcuna conoscenza diretta, più alcuna memoria estetico-percettiva delle cose della realtà . Esempio: quanti uomini avete visto tirarsi su i calzini nei film italiani usciti negli ultimi 12/24 mesi? Nessuno, forse. Eppure è da gesti piccoli e indegni come questi che un personaggio prende forza, un corpo diventa vivo, dotato d`un`anima e di pensieri che in questi micro-affioramenti si manifestano senza esplicitarsi. Perchè questo discorso? Per dire ancora una volta, in un modo diverso, della necessità , dell`urgenza e della bellezza d`un cinema, quello documentario, che della realtà colta sul fatto (vedere alla voce Zavattini) sceglie di fare non solo il proprio oggetto ma il proprio materiale: la materia dalla quale e nella quale formare il senso. Ecco allora lo stupefacente discreto luccichio d`uno sguardo consapevole, d`un gesto trattenuto, d`un volto imbarazzato. E l`ariosa vastità d`un film che non espone ma cerca, non chiude asserzioni ma procede d`interrogazione in interrogazione. Poi, certo, nel cinema documentario – come in tutto il resto nel cinema e in tutti gli altri modi d`espressione – c`è chi dell`esprimersi fa veicolo di libertà e crescita e chi se ne serve come strumento di convincimento, di conferme definitive. A martedì prossimo.