Venezia81- Carolina Pavone presenta Quasi a casa

Carolina Pavone è la regista di Quasi a casa, suo esordio alla regia e alla sceneggiatura, presentato alle Giornate degli autori e in sala dal 5 settembre con Fandango Distribuzione.
Intervista a Carolina Cavalli a cura di Giovanna Barreca

“Due personaggi che si cercano e si guardano” così la regista Carolina Pavone ci introduce Mia (Lou Doillon) e Caterina (Maria Chiara Arrighini), protagoniste di Quasi a casa, suo debutto alla regia e alla sceneggiatura, presentato in Notti Veneziane alle Giornate degli autori all’81esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e in sala dal 5 settembre con Fandango.

Caterina ha vent’anni e si pone diverse domande, non sa chi vuole essere e, quando – per caso – incontra Mia, musicista che ha sempre amato e seguito con adorazione, pensa che la donna abbia tutte le risposte, che il suo idolo possa aiutarla a realizzare il suo sogno di diventare una cantante. Con il tempo il loro rapporto muta, come cambia Caterina e la macchina da presa esalta ogni trasformazione: se all’inizio il film è ricco di soggettive della ventenne che guarda la cantante famosa, piano piano campi medi più ambi e a un rapporto di campi controcampi molto più equilibrato racconta anche Mia che guarda Caterina e comprende molte cose, grazie alla giovane.

Musiche di Coca Puma che sono parte della realtà diegetica dell’opera ma, come ci racconta la regista, sono state fondamentali anche sul set per dare il ritmo a molte scene con gli attori.

Tra i produttori Nanni Moretti per il quale Pavone è stata assistente alla regia, dopo essersi laureata al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Al film Bianca, visto per caso in tv a soli 17 anni, Pavone deve il suo aver capito che le sarebbe piaciuto lavorare nel mondo del cinema.

giovanna barreca