Casa scura, tetra, tensione costante, una madre con una bimba piccola che all’interno di questa abitazione si sente oppressa e vive con paura dopo aver subita un’aggresssione. Tali elementi, uniti ad un gioco di inquadrature molto lente e quasi con un’assenza di musica, rendono praticamente perfetta la messa in scena di Under the surface you’re alone di Alessandro Berellini, presentato in concorso internazionale del Ca’Foscari Short film festival. Il regista con padre italiano, madre svedese ha studiato alla “Kulturama” di Stoccolma e ispirandosi a Babadook di Kent gioca molto tra gli elementi del thriller psicologico e gli elementi onirici che aiutano lo spettatore a perdere le coordinate.
Nella nostra intervista ci racconta la costruzione filmica e la scelta delle location, oltre ad anticiparci il suo progetto, tutto italiano, per un documentario da girare nel Paradiso di Frassina, con protagonista il vino di Mozart.
giovanna barreca