(Dalla nostra inviata Giovanna Barreca)
19/02/10 – “La bocca del lupo” di Pietro Marcello , in uscita questo fine settimana in italia, è sicuramente il film che meglio rappresenta il nostro Paese o comunque l’idea di una nuova narrazione e di una nuova estetica che ci auguriamo faccia scuola nel nostro Paese, ormai appiattito su commedie ricche di stereotipi e poche storie interessanti. Dopo aver realizzato “Il passaggio della linea”, il regista catanese è stato, come spesso ama dire, chiamato per un lavoro su commissione, dalla comunità San Marcellino di Genova e ha saputo raccontare la storia d’amore di due vinti, “della gente destinata a finire nella bocca del lupo” come scriveva lo scrittore verista Remiglio Zena. Storia d’amore e ritratto di una condizione sociale e del passare del tempo attraverso la fotografia corale dei genovesi di ieri e di oggi. Come hanno scritto diversi critici e come è stato sottolineata a Berlino, un film così sarebbe piaciuto a Pasolini e Fassbinder perchè “senza mascherare la miseria della realtà, sa riscattarla con la passione dei sentimenti”.
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