Indagine sul cinema indipendente a cura di GIOVANNA BARRECA
La rete. Utilizzarla per realizzare un film da 300 mila euro. La rete che consente si narri un film attraverso diversi canali, diverse piattaforme: testi, telefonia, fotografia, audio, video. Dopo El retratista di Alberto Bougleux, torniamo in Spagna per parlare de El cosmonauta, sceneggiato e diretto dal giovanissimo (25 anni) Nicolas Alcalà. Come ci ha spiegato bene Domenico Del Mastro, il film è opera dell’intero collettivo del quale fa parte: Riot cinema, formato interamente da giovani coetanei del regista che hanno lavorato intensamente a una storia fantascientifica ambientata nel 1967, in piena Guerra Fredda, con protagonisti astronauti russi. L’intento era quello di narrare una storia di formazione (non manca neppure l’appendice romantica) e offrire una visione meno americano-centrica di come andarono davvero le cose in quel cruciale momento storico. Il collettivo ha sviluppato il progetto cercando di coinvolgere i potenziali spettatori e facendoli così sentire parte attiva del film che dovrebbe essere distribuito nelle tradizionali sala cinematografica a fine 2012.
I finanziatori, i mecenati, che hanno risposto al progetto di crowdfunding hanno potuto appassionarsi al film vedendo le prime riprese realizzate grazie ai fondi del governo spagnolo e tutti, con piccole donazioni – come abbiamo visto per El retratista di Alberto Bougleux, si può trattare anche di contributi minimi di 10 euro – hanno deciso di sostenerlo. Ci ha stupiti molto una partecipazione così attenta, attiva e numerosa e questo gruppo brillante di giovani che in Spagna riesce a permettere a un progetto indipendente di compiere davvero passi da gigante e arrivare a conclusione. Inoltre il collettivo Riot cinema ha generato nel tempo anche una comunità non virtuale fatta di fan che hanno partecipato a eventi, giochi, serate per la promozione del film. Anche la fase della distribuzione sarà innovativa grazie sempre alla rete e alle licenze creative commons. Attraverso questo link potrete ricevere maggiori informazioni e volendo, sostenere il progetto: http://www.riotcinema.com/. A seguire anche il video.
Cerchiamo di continuare a seguire i progetti di film oggetto della rubrica e quelli incontrati e amati molto negli ultimi mesi. Per questo diamo conto della partecipazione di Vacuum di Giorgio Cugno (vincitore del Lecce film festival: https://www.radiocinema.it/vacuum/) al 47esimo Karlovy Vary International Film Festival (29 giugno/7 luglio), presente come unico italiano nella sezione ufficiale del concorso.
Concludiamo ricordando che il 20 giugno è la Giornata Mondiale del Rifugiato e ZaLab, in collaborazione con Amnesty Italia e Open Society Foundations, sta organizzando la proiezione di Mare chiuso di Stefano Liberti e Andrea Segre in tutta Italia. L’obiettivo è quello di creare intorno alla proiezione, al dibattito, al confronto un evento per sensibilizzare l’opinione pubblica. Va posta fine alla politica dei respingimenti ai danni di uomini e donne che meritano dignità, rispetto e ascolto anche da parte dei governi europei. Uomini e donne che, la maggior parte delle volte, arrivano nel nostro Paese – porta d’Europa – dopo viaggi pericolosi nel deserto in fuga da guerre, persecuzioni e fame. Anche attraverso un film può avvenire la crescita umana, politica e culturale di un popolo. Per non perdere un’occasione preziosa potete consultate: www.zalab.org. Sono state fissate già 70 proiezioni ma c’è ancora la possibilità di aderire, organizzandone altre, oltre a partecipare a quelle previste.