30/09/10 – Il 3D che entra in una storia, anzi in una mente, sino a restituircela sconvolta e alienata. Tutto questo in All inclusive 3D, il bel film di Nadia Ranocchi e David Zamagni, che si affidano proprio alla terza dimensione per raccontare, in una in una sorta dall’atmosfera di neorealismo modernizzato, la follia di una donna. Incontrati alla 67. Mostra del Cinema di Venezia – dove All inclusive 3D è stato presentato Fuori Concorso – ai nostri microfoni ci spiegano il perchè.
Ascolta l’intervista di RADIOCINEMA, a cura di Lia Colucci, a: