Adéle e l’enigma del Faraone

13/10/10 - Miss Adéle e l’enigma del Faraone: Luc Besson torna ai personaggi in carne e ossa...

Luc Besson torna ai personaggi in carne e ossa, ai costumi e alle storie poco verosimili in mondi storicamente (in)definiti

13/10/10 – Dalla fantascienza alla fantastoria, il veterano del blockbuster d’oltralpe, dopo le avventure favolistiche dei suoi Minimei (vera e propria mini-saga alla quale manca ancora per lo meno un capitolo, il terzo, in uscita alla fine di ottobre), riprende la narrazione live action seguendo un trend che non sembra conoscere crisi, l’adattamento del fumetto per il cinema.

Prima venne la piccola epopea disegnata da Jaque Tardi: la sua eroina, nata sulle pagine di Sud-Ouest nel 1976, fa la scrittrice di romanzi popolari ma diventa presto una giornalista che investiga misteriosi crimini all’incrocio tra essoterismo e congiure occulte, condite di una sostenuta satira al tronfio patriottismo e all’inefficienza delle pubbliche istituzioni. Besson – non senza qualche lontana ispirazione all’Indiana Jones di Spielberg – costruisce per lo schermo un personaggio complesso, capace – nonostante le ingombranti vesti primonovecentesche – di gettarsi in avventure a perdi fiato, di usare con disinvoltura travestimenti d’ogni genere, di cavalcare animali preistorici e di dialogare come se niente fosse con una mummia egizia per poi sempre tornare graziosa signorina piena di fascino. Nel passaggio allo schermo resta la messa alla berlina del potere costituito, delle “forze dell’ordine” – che naturalmente non fanno che incrementare disordine e mettere a rischio la vita dei cittadini che dovrebbero proteggere – della stupidità e inefficienza degli organi dello Stato Nazione; essoterismo, magia e paranormale invece arretrano un po’, scolorendo e perdendo le tinte fosche e misteriose dell’origine “cartacea”. Il passato è invece il totem davanti al quale ogni personaggio lascia il suo tributo, la religione e il credo di tutto il film. Un costante e fortissimo desiderio di ritorno al già-stato attraversa lo schermo dall’inizio alla fine tanto che sembra che anche la tensione al futuro, a quel che sta oltre il presente, che segue l’epilogo, che porta verso il sequel, non possa trovare la sua forza che in nuove esplorazioni e riviviscenze del tempo già trascorso, nelle gesta di personaggi morti e tornati in vita, creature estinte e miracolosamente tornate a far parte del paesaggio del presente.

L’ultima encomiabile fatica di un Luc Besson non più giovane ha il merito di sparigliare le carte del gioco: il film riesce a trovare le risorse necessarie per alimentare nuova immaginazione, ma non per dargli vita, per far scorrere dentro le immagini l’oscura forza dell’irrazionale.

SILVIO GRASSELLI

Titolo originale: Les aventures extraordinaires d’Adèle Blanc-Sec
Produzione: Francia 2010
Regia: Luc Besson
Cast: Louise Bourgoin, Gilles Lellouche, Mathieu Amalric, Jean-Paul Rouve, Jacky Nercessian
Durata: 105′
Genere: avventura
Distribuzione: Medusa
Data di uscita: 15 ottobre 2010

Adéle e l’enigma del Faraone, trailer: