E’ un film forse mitologico Belluscone una storia siciliana, il progetto di Franco Maresco che racconta il legame tra Silvio Berlusconi e la Sicilia. Un film davvero a sorpresa, perché forse non esiste, come dice Tatti Sanguineti. Eppure, questo film pare essere arrivato a nascere: lo dimostra l’incontro che Sanguineti ha organizzato come Evento speciale nel corso del Torino Film Festival 2012 dal titolo Signò Belluscone…dica, nel quale Maresco ha raccontato le peripezie del film – di cui promette un’uscita a febbraio, forse in tempo per Berlino, mostrandone alcune immagini.
Un film dalle false partenze, che nasce dai segreti non raccontati del Cavaliere e arriva alla pista siciliana, ossia ai legami che tengono unito Berlusconi all’isola, come dimostrano i presunti rapporti con esponenti mafiosi ma anche le origini di molti dei suoi seguaci (Fede, Bongiorno, Dell’Utri, Alfano, Schifani eccetera). Mano a mano però il film è diventato anche, forse soprattutto, un viaggio accanto a Ciccio Mira, impresario di cantanti neomelodici e cantante a sua volta che organizza concerti spesso lusinghieri verso il cavaliere, spesso di fronte alle finestre di noti esponenti mafiosi: qui Maresco mostra alcuni estratti del film, come la composizione di un inno in onore di Berlusconi. Non la semplice inchiesta sul politico e forse sul criminale, ma un film Frankenstein, realizzato anche con gli scarti dei film che sarebbero potuti essere e che descrive la mentalità mafiosa che vige ancora in certe borgate palermitane, e come questa mentalità faccia rima con Berlusconi.
Per raccontare anche la genesi del progetto e soprattutto testimoniare lo sguardo profetico che Maresco, assieme all’ex-socio Daniele Ciprì, ha sempre avuto sul personaggio, sono state proiettate alcune clip tratte da Cinico Tv, in particolare i due A Silvio del ’90 (inquietante per visionarietà) e del ’94, e dai Migliori Nani della nostra vita, il programma di La 7 che sancì il ritorno della coppia in tv dopo 10 anni. A proposito dell’ex-socio, Maresco lascia trasparire un velo di rancore: sebbene ammetta che la loro alchimia era straordinaria, resta stupito quando gli si riferisce che lavorerà assieme a Sabina Guzzanti in un film sulla Sicilia. “Sono sorpreso di vederlo lavorare con lei dopo che anni fa ne parlò piuttosto male. Ma evidentemente lui sa adattarsi meglio di me, per questo mi sopravviverà”. Sopravviverà invece Belluscone una storia siciliana ai mille cambi di rotta e difficoltà produttive? A febbraio, la risposta. Forse.