Esattamente centodieci anni fa, il 20 settembre 1902 a Luzzara, nasceva Cesare Zavattini, il più importante sceneggiatore nella storia del cinema italiano e figura cardine del nostro neorealismo. Teorico del pedinamento della macchina da presa e collaboratore d’elezione di Vittorio De Sica, per cui scrisse tra gli altri Ladri di biciclette, Sciuscià e Miracolo a Milano, Zavattini – che fu anche scrittore, polemista, animatore culturale, fumettista, pittore e poeta – diresse solo un film da regista, nel 1982, intitolato umoristicamente La veritàaaa, sua ossessione di una vita.