È scomparso all’età di 86 anni Gore Vidal, scrittore e sceneggiatore americano che scandalizzò gli USA nel 1948 con il romanzo La statua di sale, in cui si affrontava apertamente il tema dell’omosessualità. Talento poliedrico, per anni impegnato anche in politica con il Partito Democratico, Vidal – accanto all’attività di romanziere – comincia a sviluppare dagli anni ’50 una carriera da sceneggiatore che comprende, tra gli altri, titoli come Ben Hur (1956), Improvvisamente l’estate scorsa (1959, forse la sua sceneggiatura più celebre, da un testo teatrale di Tennessee Williams), Parigi brucia? (1966) e alcuni film in collaborazione con registi italiani, Caligola di Tinto Brass nel 1979 e Dimenticare Palermo di Francesco Rosi nel 1989. Con Gore Vidal se ne va forse l’ultimo rappresentante di una generazione di scrittori americani formatisi negli anni del New Deal e guidati da un sincero spirito democratico e da un forte impegno nei diritti civili.