Il listino della Universal è forse, tra quelli delle major, il meno interessante a dispetto dei 100 anni che il marchio festeggia quest’anno. Film mirati interpretati da grandi attori, marchi riconoscibili e animazione sicura che permetteranno alla società di affrontare la contingenza economica. Apre la stagione uno dei titoli di punta (e Borg si è fatto vanto, e ha ragione, di distribuire film per quasi 12 mesi l’anno), Biancaneve e il cacciatore, con la regina Charlize Theron a dare la caccia a Kristen Stewart.
I tre pilastri del marchio sono commedia, azione e cartoons e vengono rispettati in pieno: le prime con Ted, dissacrante esordio al cinema di Seth MacFarlane, con Mark Wahlberg alle prese con un orsacchiotto vivo e sboccato, e Che cosa aspettarsi quando si aspetta, il cui titolo dice molto su questo manuale per sopravvivere al parto; la seconda con I mercenari 2, in cui il dream team messo insieme da Stallone sembra ancora più scatenato, The Bourne Legacy, con Jeremy Renner a rimpiazzare Matt Damon nel 4° episodio del franchise d’azione, e Jack Reacher: La prova decisiva, con Tom Cruise nel ruolo di un sicario a tutta velocità.
E poi l’animazione, punto forte della società: ParaNorman, su un ragazzino speciale alle prese con mostri d’ogni risma, Madagascar 3: Ricercati in Europa, con gli eroi della serie stavolta coinvolti nelle avventure di un circo, e Le 5 leggende, sulla carta il migliore del pacchetto, in cui le leggende infantili vegliano sui bambini per salvarli. Meno definibile Le bestie di Oliver Stone, thriller nero e accaldato che porta il regista di nuovo sulle strade di U-Turn.
I trailer mostrano un prodotto migliore rispetto a quanto letto sulla carta, ma quello di Universal sembra un listino minore, soprattutto se si pensa al secolo da festeggiare e ai film memorabili che hanno fatto da prologo alla presentazione. L’effetto nostalgia non gioca a loro vantaggio.