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Annunciate oggi nella sede RAI di viale Mazzini le candidature ai David di Donatello 2012. La corsa si giocherà soprattutto in una sfida a tre che vede coinvolti Romanzo di una strage di Marco Tullio Giordana con ben 16 candidature, Habemus Papam di Nanni Moretti con 15, This Must Be The Place di Paolo Sorrentino a quota 14. Più indietro, un po’ a sorpresa, i fratelli Taviani che con Cesare deve morire, vincitore dell’Orso d’Oro alla Berlinale 2012, hanno ottenuto 8 candidature; stesso quantitativo spetta a Magnifica presenza, che fa incetta di nomination soprattutto nei reparti tecnici, ma entra comunque, con Ferzan Ozpetek, nella cinquina dei migliori registi. Candidati per la miglior regia anche i fratelli Taviani, Nanni Moretti, Paolo Sorrentino e Emanuele Crialese per Terraferma, forse il vero sconfitto di questa tornata dei David. Il film, che era stato scelto per rappresentare l’Italia agli Oscar (senza superare neppure la prima selezione), ottiene infatti solo tre nominations (oltre alla regia, anche miglior film e miglior attrice per la Finocchiaro) e registra dunque un’ulteriore débâcle.
Qualche sorpresa si riscontra tra le assegnazioni per gli interpreti, dove si segnalano la doppia candidatura per Marco Giallini – protagonista per Posti in piedi in paradiso di Carlo Verdone e non protagonista per A.C.A.B. di Stefano Sollima – e gli outsider stranieri Michel Piccoli e Zhao Tao, protagonisti rispettivamente di Habemus Papam e di Io sono Li, i quali, come ha precisato Gian Luigi Rondi, presidente dell’Ente David di Donatello, possono concorrere in quanto recitano anche in italiano, come previsto dal regolamento.
Se dunque i potenziali vincitori del maggior numero di David potranno essere i film di Giordana, Moretti e Sorrentino, oltre a Crialese, si può già riflettere su altri esclusi e/o prematuramente sconfitti. Sorprende ad esempio la mancanza dei fratelli De Serio, autori di Sette opere di misericordia, nella cinquina dei migliori registi esordienti, dove invece accanto ai – giustamente – prevedibili Rohrwacher (Corpo celeste), Segre (Io sono Li) e Lombardi (La-bàs), spiccano Stefano Sollima per ACAB e Francesco Bruni per Scialla!, esordienti a rigor di regolamento, ma già affermati e riconosciuti professionisti del settore.
Altra delusione inevitabile per Pierfrancesco Favino che, battuto da Giallini nel numero delle candidature, si vede riconosciuta solo una nomination come miglior attore non protagonista per Romanzo di una strage. Eppure Favino è stato assoluto mattatore di questi primi mesi del 2012, annoverando interpretazioni sempre eccellenti in ACAB, in Posti in piedi in paradiso, nello stesso Romanzo di una strage e, soprattutto, in L’industriale, stranamente ignorato dalla giuria. Di fronte infatti a un potenziale risveglio del nostro cinema civile, grazie al record di candidature per Romanzo di una strage, uno dei più riconosciuti maestri del genere, Giuliano Montaldo, con L’industriale entra solo nella cinquina della miglior scenografia (mentre viene ignorata l’eccellente fotografia di Catinari).
In attesa di conoscere i vincitori delle ambite statuette, che saranno consegnate il 4 maggio presso l’Auditorium Conciliazione di Roma, è già possibile azzardare qualche riflessione d’insieme. Innanzitutto si segnala la scarsa presenza di commedie, mentre lo scorso anno Benvenuti al Sud ottenne ben 10 nomination. Il film di Genovese era infatti addirittura secondo come numero di candidature in una competizione dominata da Noi credevamo che si vide riconoscere 13 nominations. Quest’anno la sfida è più aperta ma – se vogliamo – anche più ristretta: le 45 candidature complessive per i tre film che guidano questa potenziale classifica fanno sospettare che i riconoscimenti si vogliano restringere a una rosa molto più ristretta di titoli. Che sia il segno di una stagione qualitativamente inferiore rispetto al 2011?