Verdone è ancora primo

Box office 9-11 marzo: Posti in piedi in paradiso cala di un milione ma resta in testa davanti a Quasi amici. Delusione John Carter e Ti stimo fratello.

posti in piedi in paradiso verdoneÈ stato un weekend d’empasse per il botteghino italiano e ne hanno tratto giovamento Posti in piedi in paradiso e Quasi amici, che mantengono le prime due posizioni della classifica. Le new entry di maggior richiamo potenziale infatti deludono: John Carter è 3°, mentre Ti stimo fratello è 4°. Il blockbuster americano incassa poco più di un milione con una media per copia di 2770 €, decisamente bassa considerando anche il 3D, mentre Ti stimo fratello non arriva al milione di euro e ha una media-sala ancora più bassa: 2317 €. Se il personaggio John Carter è molto meno noto da noi di quanto non sia negli USA giustificando perciò il risultato zoppicante (è mancata anche una convinta promozione), il fenomeno Jonny Grove invece potrebbe dimostrare come un personaggio solo televisivo (e non anche internettiano) non funzioni più nel nostro cinema, segnando forse la fine di un parallelismo mediatico TV-cinema che ha funzionato per anni (valga su tutti l’esempio de I soliti idioti, fenomeno esploso soprattutto sul web).
Si diceva delle prime due posizioni: Posti in piedi in paradiso ottiene 2,1 milioni di euro con un totale che si attesta sui 6,4, un risultato discreto ma certo non esaltante per Verdone che con il suo precedente titolo, Io, loro e Lara, era arrivato a 15 milioni; Quasi amici invece resta 2° per il terzo weekend consecutivo, a conferma di un film che sta piacendo e dunque fa leva sul passaparola. Addirittura bisogna notare come la commedia francese non accenni a diminuire i suoi incassi e abbia incassato esattamente 1,5 milioni in ciascuno dei tre weekend. In un mercato dove i film si bruciano nel giro di un paio di giorni, Quasi amici è una gradita eccezione. Se si ha un buon titolo a disposizione il longseller rende decisamente meglio di un blockbuster.
Niente di nuovo nella seconda metà della top-ten: 5° Safe House – Nessuno è al sicuro (603mila euro), 6° Viaggio nell’isola misteriosa (548mila), 7° The Double (301mila euro, terza deludente new entry della top ten), 8° In Time (213mila), 9° Hugo Cabret (179mila, ormai arrivato all’ottimo totale di 7 milioni), 10° The Woman in Black (176mila). In 11/a posizione troviamo invece The Artist che, dopo gli Oscar, è riuscito ad arrotondare gli incassi in modo più consono, per un film che rappresenta certamente uno dei casi cinematografici dell’anno, e si attesta per ora a un totale di 2,4 milioni. Solo 15° invece Cesare deve morire dei fratelli Taviani che è riuscito ad incassare finora appena 227mila euro. Briciole anche per A Simple Life (18°) e Young Adult (20°). Quest’ultimo è un caso davvero misterioso, visto che è stato distribuito dalla Universal in una decina di copie in tutta Italia (quando il precedente film di Reitman, Tra le nuvole, era arrivato, appena due anni fa, a 5,7 milioni); mentre la pellicola di Ann Hui non sembra in grado neppure di riuscire a replicare i piccoli casi del Faust e di Una separazione, che avevano sì incassato molto poco, ma almeno in quelle pochissime sale in cui erano usciti erano riusciti a totalizzare delle medie per copia molto alte, tra i 3550 euro e i 4000.

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