La peggior settimana della mia vita di Alessandro Genovesi salta direttamente in testa al box office italiano del weekend (28-30 ottobre), come del resto era prevedibile. Quel che però sorprende è la proporzione del risultato: 2,3 milioni di incasso, l’altissima media per copia di 5295 euro e il secondo classificato, Le avventure di Tintin – Il segreto dell’Unicorno di Steven Spielberg, ampiamente distaccato (984mila euro) nonostante i due film siano stati distribuiti in un numero di schermi pressoché uguale. Delude in effetti il risultato del film di Spielberg che ha sostanzialmente la stessa (bassa) media per copia di Matrimonio a Parigi, già in sala da due settimane: 2339 euro contro 2341. Un altro mezzo insuccesso perciò per un film in 3D, nonostante nell’occasione sia sceso in campo persino un maestro del successo popolare come il regista di E.T.. L’impressione, confermata sempre più negli ultimi mesi, è che il pubblico italiano guardi ormai con sospetto ai film in stereoscopia, a meno che non si tratti di blockbuster esplicitamente rivolti a un pubblico “per famiglie” (Kung Fu Panda 2, I Puffi). Terzo classificato Johnny English – La rinascita con 953mila euro, mentre scende al 4° posto Matrimonio a Parigi con 786mila euro. Pur sceso in quinta posizione, tiene ancora bene This Must Be the Place di Paolo Sorrentino che con i 629mila euro del weekend arriva a un incasso complessivo di 4,5 milioni, già in procinto di diventare il maggior incasso italiano di questo inizio stagione (sempre che La peggior settimana della mia vita non tenga questo ritmo). Modesti i risultati di Insidious (6°, 586mila euro), Bar Sport (7°, 584mila euro, sceso di molto rispetto alla scorsa settimana), L’amore all’improvviso (8°, 490mila), mentre sono ormai alla fine della corsa I tre moschettieri 3D (9°, 302mila) e Amici di letto (10°, 294mila). Fuori dalla top ten, risale Una separazione di Asghar Farhadi, Orso d’Oro al festival di Berlino, che è arrivato a 170mila euro complessivi e ha una media per copia molto buona per essere alla seconda settimana (2692 euro); il Leone d’Oro di Venezia Faust di Alexandr Sokurov è solo diciottesimo (70mila euro), ma con una straordinaria media per copia (4200 euro).
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