Nanni Moretti ha rilasciato un’intervista al quotidiano francese “Le Monde”, in occasione dell’uscita di Habemus Papam nelle sale transalpine il prossimo 7 settembre. Tra riflessioni varie, il regista dichiara di voler dedicare per il futuro più tempo a se stesso, al suo ruolo di regista. “Fra il mio impegno politico, la direzione del festival del cinema di Torino e i ruoli da attore, mi sono disperso” – ha detto Moretti – “credo che tornerò ad essere più egoista”. In particolare poi, su esplicita domanda dell’intervistatore, Moretti ammette che il personaggio di Melville, del papa che rifiuta di accettare il suo ruolo, “è quello che meglio traduce il mio sentimento sul mondo che mi circonda. Fra l’altro la rinuncia non è soltanto una cosa negativa, può avere la sua grandezza e produrre un’apertura”. E la forma di egoismo cui si richiama Moretti è per forza legata alla situazione politica del nostro paese e all’impegno da lui profuso negli anni passati: “Ho sempre tenuto a separare il mio lavoro dal mio impegno politico. Ho accettato di mettere la mia faccia a sostegno di movimenti di protesta che rimettevano in causa non solamente il governo di Berlusconi, ma tutto il sistema politico italiano. Come sapete nulla tuttavia è cambiato nel mio paese, nonostante i segnali forti delle ultime elezioni”.
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