Assegnati ieri sera a Palazzo Valentini, sede della Provincia di Roma, i Ciak d’oro, i premi legati all’omonimo mensile di cinema della Mondadori, hanno dato vita ad un duello alla pari tra Nanni Moretti e il suo Habemus Papam (Miglior film, sceneggiatura, colonna sonora, manifesto) e Mario Martone con Noi credevamo (Migliori costumi, scenografia, montaggio, regia). Entrambi i film infatti si sono aggiudicati 4 riconoscimenti ciascuno. Tre premi (Miglior fotografia, produttore, sonoro presa diretta) e questi meno prevedibili sono andati invece a Le quattro volte di Michelangelo Frammartino. Altro outsider vincente, Ascanio Celestini che con La pecora nera ottiene due premi: migliore opera prima e miglior attore non protagonista (Giorgio Tirabassi). Exploit per Paola Cortellesi in Nessuno mi può giudicare, Personaggio dell’anno, mentre Antonio Albanese (Qualunquemente) si porta a casa il Superciak d’oro. A Gigi Proietti il premio alla carriera. Kim Rossi Stuart per Vallanzasca – Gli angeli del male e Alba Rohrwacher per La solitudine dei numeri primi sono stati premiati come Migliori attori dell’anno, mentre Carolina Crescentini è la Migliore interprete non protagonista per Boris il film. Infine il Ciak Bello e Invisibile è stato assegnato a Non è ancora domani – La pivellina di Tizza Covi e Rainer Frimmel, il cui dvd sarà in edicola la rivista di settembre.