A seguito delle affermazioni rilasciate ieri dal regista Lars Von Trier durante la conferenza stampa di Melancholia, il consiglio di amministrazione del festival di Cannes ha dichiarato il cineasta persona non gradita sulla Croisette. Rispondendo ad una domanda di un giornalista sull’estetica nel suo film e l’architetto Albert Speer, il cineasta danese ha detto: “Ho pensato a lungo di essere ebreo e ne ero felice. Poi ho scoperto che la mia famiglia era tedesca. Sono a favore degli ebrei, ma posso dire che comprendo Hitler, anche se penso che abbia fatto del male. A volte lo immagino nel suo bunker e credo di capirlo come uomo“. In un comunicato, il cda della kermesse si è detto profondamente rammaricato che la kermesse sia stata utilizzata da Lars Von Trier per “esprimere parole inaccettabili, intollerabili e contrarie agli ideali di umanità e di generosità che presiedono all’esistenza stessa del Festival”. Pur prendendo atto delle scuse fatte da Von Trier, Cannes ha deciso comunque di condannare tali parole e ha dichiarato il regista persona non gradita al Festival con effetto imemdiato”. Questo significa che Melancholia non viene escluso dalla competizione nè sospeso, ma se il film dovesse vincere qualche premio, l’autore non potrà mettere piede sulla Croisette per ritirarlo personalmente.