Belli e indipendenti

29/04/11 - Parte oggi una nuova rubrica per capire con registi, attori, produttori, distributori, e critici, cos'è il cinema indipendente e dove sta andando.

Belli e indipendenti – Indagine sull’odierno cinema indipendente a cura di Giovanna Barreca

Ascolta l’intervista di RADIOCINEMA per la rubrica a:

  • Cosimo Santoro
  • “Storie libere e meno scritte” troverete come definizione molto usata per spiegare cos’è il cinema indipendente. Sicuramente si tratta di un’espressione che noi cercheremo di riempire di senso indagando prima di tutto all’interno delle sceneggiature per capirne davvero la struttura ‘libera’ per poi scoprirne il metodo di sviluppo e di produzione. Robert Redford fondò oltre 25 anni fa’ il Sundance film festival negli Stati Uniti (dal prossimo anno si terrà anche a Londra) per riuscire a dare spazio a film che nel suo Paese non trovavano una visibilità adeguata. Scoprì autori come Tarantino, Soderbergh (attori come Joseph Gordon-Levitt, Zooey Deschanel, Edward Burns negli ultimi anni). Ma oggi possono essere considerati ancora appartenenti solo a quel mondo dopo i successi mainstream? Un festival tradizionale che inserisce sezioni di ricerca e di sperimentazione indaga sul cinema indipendente? Esiste una vera e propria produzione indipendente europea e una americana? E l’Italia? Con un appuntamento settimanale proveremo a rispondere a queste domande, a incontrare chi il cinema indipendente lo realizza, lo produce, lo sostiene, lo fa circuitare. Chi lo studia nel suo evolversi continuo e chi queste trasformazioni cerca di portarle altrove. Ogni settimana un argomento diverso e ogni settimana un protagonista. Abbiamo iniziato con una realtà geograficamente vicina e allo stesso tempo protesa al mondo come quella di Atlantide Entertainment, casa di distribuzione con sede a Torino che negli ultimi anni ha permesso l’arrivo in Italia – anche attraverso il mercato home video e in streaming – di autori prestigiosi e inspiegabilmente ignorati.

    Grande merito a Cosimo Santoro e alla sua casa di distribuzione per la sensibilità artistica dimostrata ma la domanda sul perché capolavori come Lola di Brillante Mendoza, film sorpresa del festival del cinema di Venezia del 2010, non siano stati distribuiti in sala per emozionare le platee italiane, resta un mistero. Perché autori come Gondry che ormai un suo pubblico quando inserisce i suoi tratti caratteristici anche nel cinema documentario -come in L’epine dans le couer – deve perdere la consueta circuitazione? E ancora Chereaux, Techinè, Kaurismaki, solo per citare alcuni degli autori presenti nel catalogo di Atlantide e presentati ai festival del cinema di Venezia e di Cannes. Di tutto questo abbiamo parlato con Cosimo Santoro, cercando di capire che spazio soprattutto culturale ha il cinema indipendente oggi, come sia culturalmente importante dare spazio a film la cui visibilità rende completo il panorama delle proposte. E ancora dove sta andando il cinema indipendente alla luce anche del fatto che Atlandide come casa di produzione sta continuando a sviluppare co- produzioni internazionali. E così faremo con altri ospiti di questa rubrica. Dopo l’ascolto dell’intervista vi invitiamo a consultare il catalogo dove potrete trovare anche dei film, non solo da acquistare, ma in download gratuito: www.atlantideentertainment.com. Pellicole che avremo modo di esaminare e conoscere nel nostro viaggio perché tutte presentate a kermesse come il Riff, IndiLisboa, Cannes, Festival dei popoli di cui parleremo.