(Dalla nostra inviata Giovanna Barreca)
Insegnare a dei ragazzi ad essere menti pensanti, a farsi una propria opinione sulle cose, a scoprire da soli le nuove realtà può portare allo sviluppo di esseri liberi e a volte a ingegni che da quelle lezioni traggono linfa vitale per la propria arte, per imparare ad esprimere quel mondo che hanno capito come guardare conservando l’ingenuità e l’energia infantile.
L’”insegnante” dell’eclettico Michel Gondry era la zia e forse proprio a questa donna dobbiamo film così gioiosi e originali come Se mi lasci ti cancello e The green hornet che hanno permesso all’autore francese di essere amato anche da un vasto pubblico. La donna, insegnante di scuola elementare, ha passato la vita a prendersi cura di decine e decine di giovani studenti e attraverso diverse interviste alla donna ormai anziana, ai suoi studenti ormai adulti, al recupero di vecchio materiale in super, l’autore, con leggerezza, ci porta nella storia di una vita intensa. Ma come ci lascia godere l’originalità di pensiero e di spirito della zia, così ci mostra il suo lato buio, la sua incapacità di comunicare con il suo unico ‘figlio biologico’, appunto la spina nel cuore del titolo. Un ragazzo omosessuale dichiaratosi solo da adulto che con la madre ha condiviso solo grandi silenzi come confessa l’uomo davanti all’obiettivo del cugino regista. Un’incomunicabilità capace di minare nel profondo il rapporto madre-figlio.
Il film è del 2009 e ci rivela come Gondry avesse indagato la linea tra documentario e film di finzione sempre meno marcata capendo prima di altri come stava cambiando il rapporto, come stesse mutando lo spazio di rappresentazione del reale dal punto di vista linguistico e tematico.
Il regista riesce a usare il cinema per raccontare una piccola storia e Zia Suzette per le sue lezioni usa il cinema – suggestiva la scena che riporta Gremillion con Jean Gabin che la signora mostrò ai bambini, tra le mura delle scuola ormai abbandonata – per educare. E poi il nipote a sua volta usa e gioca con le tecniche per divertire: inserisce anche chroma key e stop-motion.
Grazie ad Atlantide, il film – presentato alla 62 esima edizione del festival internazionale del cinema di Cannes – arriva in dvd per avere finalmente una circuitazione in home video (anche sul sito queerframe.tv dove è possibile anche vedere e acquistare film in streaming) e i più fortunati ne potranno godere in alcune sale: la prima sarà venerdì 1° aprile sarà quella della scuola di cinema Sentieri Selvaggi a Roma. Dopo Persecution di Chéreau, l’opera di Gondry sarà il secondo film della casa di distribuzione torinese presentato all’interno della rassegna “Unknonw pleasures”. Ingresso gratuito.
Per maggiori informazioni: info@sentieriselvaggi.it – 0696049768