Antonio Albanese presenta in quel di Berlino il peggior candidato sindaco del Bel Paese, Cetto La Qualunque
(Dalla nostra inviata Lia Colucci)
Ascolta l’intervista di RADIOCINEMA ai protagonisti della presentazione di Qualunquemente a Berlino:
13/02/11 – Alla 61. Berlinale arriva il politico più scorretto e corrotto d’Italia, traviatore e tombeur de femmes di malaffare, ovviamente parliamo di Cetto La Qualunque, alias Antonio Albanese, e del suo film Qualunquemente, presente qui al Festival di Berlino nella prestigiosa sezione Panorama, prodotto dalla Fandango di Domenico Procacci. Albanese, come suo solito, ha esordito alla conferenza stampa commentando quanto pilu ci sia anche a Berlino. Poi si è lasciato trascinare da temi più seri come la sua incredibile somiglianza con il nostro Premier, che lui nega visto che il personaggio è stato partorito prima del famoso bunga bunga e anzi ribatte che gli sono state segnalate migliaia di persone identiche a Cetto in tutta Italia. Sarà un caso?
Sin da quando è nato il personaggio, era il 2003, lo hanno sempre accusato di aver superato le righe, di essere surreale e pessimista; anche adesso lo tacciano di essere troppo poco realista, ma perché lo stato delle cose ha di molto superato le sue finzioni. Insomma sembra proprio che il povero Albanese non sia mai al passo con i tempi. Ma la cosa a cui è sembrato più ironicamente interessato è stato il piatto nazionale tedesco: quando ha saputo che era lo stinco gli è venuta una voglia irrefrenabile proprio di quello.
Domenico Procacci è stato invece particolarmente orgoglioso che uno dei maggiori giornali tedeschi abbia elogiato due film da lui prodotti – Gomorra e Qualunquemente – a dimostrare che in Italia si può fare sia un cinema serio e di denuncia come una commedia graffiante e attuale. Al produttore non è sembrato poi così strano che un film in fondo di successo e di grande pubblico fosse stato selezionato dalla Berlinale, che in genere privilegia soggetti sofisticati e di nicchia, proprio perché in questo caso il successo, l’attualità e la qualità vanno di pari passo.