(Dalla nostra inviata Giovanna Barreca)
24/01/11 – Anche il Museo del Cinema di Torino sposa il progetto della piattaforma Nexo legend che offre il grande cinema nelle sale in proiezioni digitali 2k. Pellicole che hanno, a vario titolo, segnato la storia del cinema degli ultimi 50 anni, vengono offerte alle sale per proiezioni di ottima qualità grazie alla digitalizzazione che con 2 milioni di pixel conferiti a ogni singolo fotogramma offrono ai film una nitidezza (e calorimetria, luminosità, uniformità e contrasto) che il pubblico giovane che non ha potuto visionare le pellicole in sala ma solo in dvd o ancor peggio in tv, non ha mai conosciuto. In questo modo anche il segnale sonoro Pcm non viene compresso e la resa diventa ottimale. Inoltre il sistema di proiezione digitale, il Digital light processing installato nei proiettori professionali di nuova generazione, garantisce risoluzioni di immagine tali da superare gli standard qualitativi raggiunti con la normale pellicola. “Riportare i migliori esempi di arte cinematografica nel luogo per il quale sono nati diventa una rivisitazione del passato con un’indiscussa funzione culturale, educativa e sociale” affermano i responsabili del progetto che si sta diffondendo a macchia d’olio in tutta Italia (per conoscere la sala più vicina alla tua città: www.nexodigital.it).
Tecnologia al servizio dell’arte, perché momenti di cinema senza tempo, come l’aeroplano che sta per travolgere Cary Grant in Intrigo internazionale di Alfred Hitchcock, il grande De Niro in Il padrino di Francis Ford Coppla, o una delle migliori parodie dell’horror come Frankestein junior di Mel Brooks, non rimangano titoli conosciuti da molti ma visionati da pochissimi. Si è iniziato con il restauro della trilogia di Ritorno al futuro, film cult di Steven Spielberg e Robert Zemeckis, e oggi – nella sala 2 del cinema Massimo di Torino a partire dalle 16 (in replica alle 18.10-20.20-22.30) – La febbre del sabato sera di John Badham. Nel 1977 con questo film non solo John Travolta, allora 23enne ai suoi inizi, trovò il successo ma fu il precursore di tutta una serie di pellicole sul genere – anche se qui Tony Manero è più l’emblema di una gioventù senza ideali e prospettive concrete, più di un enfant prodige che attraverso il ballo vuole evadere e cercare il suo riscatto sociale – e diffuse presso il grande pubblico la disco music. La sua colonna sonora, oggi un cult come il film, è infatti composta da pezzi dei Bee Gees, Kool & the Gang e KC and The sunshine Band, Walter Murphy, mentre le coreografie sono di Lester Wilson.
36 saranno gli appuntamenti con film amati da grande pubblico e in alcuni casi anche dalla critica: tra questi ricordiamo American Beauty, Grease, A qualcuno piace caldo, Rocky, Colazione da Tiffany, Psyco, La calda notte dell’ispettore Tibbs, Un uomo da marciapiede. Torneremo su questa mostra itinerante lunedì prossimo quando al cinema Massimo verrà presentato Edward mani di forbice, capolavoro di Tim Burton.