Manuela Pellarin da sempre dedica la sua produzione artistica come regista e montatrice a racconti legati anche al suo territorio d’origine e ai grandi autori che lo hanno attraversato. All’81esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, alle Giornate degli Autori – Isola Edipo ha presentato il documentario Luigi Nono. Infiniti possibili che, lavorando sull’uso evocativo delle immagini e del suono, porta lo spettatore alla scoperta della complessità sociale, poetica e umana del compositore Luigi Nono, a cent’anni dalla sua nascita. Protagonista anche la Venezia acustica che tanta parte ha avuto nella formazione dell’autore.
“Un documentario nato per festeggiare il centenario del compositore, per farlo conoscere da un numero sempre più ampio di giovani, già coinvolti dalla Fondazione Archivio Luigi Nono alla Giudecca in momenti di approfondimento con attività didattiche, workshop e concerti” precisa la regista ai nostri microfoni. Tra questi ricordiamo la rappresentazione del Prometeo a San Lorenzo sotto la direzione di Marco Angius che è nel documentario perché opera fondamentale nel percorso di Nono. Nel documentario gli interventi di Massimo Cacciari, Marco Angius e dei collaboratori e interpreti Roberto Fabbriciani, Giancarlo Schiaffini, Alvise Vidolin e della moglie Nuria Schönberg.
giovanna barreca