“Una pièce che racconta il percorso umano di due esseri umani e soprattutto di Antonia” afferma Chiara Francini che dell’opera di Franca Rame e di Dario Fo del 1983 si è innamorata tanto che Coppia aperta, quasi spalancata portata in scena per quattro anni, ora è un film con la regia di Federica Di Giacomo, prodotto dall’attrice protagonista attraverso Nemesis, la sua nuova realtà produttiva fondata con Karl Gustaf Fredrik Lundqvist, Fabio Morgan e Pierfrancesco Pisani.
Un film che unisce cinema, teatro e un po’ di realtà veicolata dal mezzo cinema all’interno di un percorso che porta la protagonista a porsi molte domande, ad entrare in conflitto con il mondo che la circonda e con le sue più ferree certezze sull’amore. Antonia (Chiara Francini) accetta di stare in una coppia aperta non per convinzione ma solo per non perdere il marito e così facendo conosce l’universo dei poliamori. “Il film vuole prendere esempio dal messaggio di Franca Rame e la presa di coscienza che la perfezione non esiste” aggiunge Chiara Francini durante la nostra intervista, mentre la regista Federica Di Giacomo ricorda come abbiano lavorato sullo sguardo sempre ironico, provocatorio, giovane (ancora oggi) e politico di Franca Rame.
Il film è l’evento di apertura delle Giornate degli Autori, sezione indipendente della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, promossa da Anac e 100 autori per la direzione artistica di Gaia Furrer e uscirà in sala giovedì 29 agosto con I Wonder.
giovanna barreca