Creare sinergie. All’origine del Ca’ Foscari short film festival, il primo festival interamente ideato e organizzato dagli studenti universitari dell’ateneo – coordinati dalla direttrice artistica Roberta Novielli – c’è quest’azione, considerata tra gli scopi più nobili e prestigiosi prefissi dal festival che quest’anno arriva al gemellaggio storico con la Mostra Cinematografica Cinese in Italia. La kermesse inizia con un giorno di anticipo proprio per festeggiare “un evento che duplica il festival perché la Mostra esiste dal 2016 e da quest’anno diventa una nostra gemella” precisa la prof.ssa Roberta Novielli durante la presentazione, ricordando che l’università veneziana di Ca’ Foscari conta una delle più grandi comunità di studenti che studiano la cultura e la lingua cinese in Italia.
La Mostra cinematografica cinese in Italia è nata nel 2016 a Milano, grazie al Gruppo Guang Hua Cultures et Media (*) che dal 1983 opera in Europa per diffondere la cultura cinese in Occidente . La mostra, attraverso il mezzo cinematografico “veicola meglio tutti gli aspetti di una cultura, dall’arte all’economia, in maniera fluida” precisa la docente. Grazie alla curatela di questa sezione, dopo Venezia, i film circuiteranno in altri atenei: Napoli (l’Università Orientale), Bologna (l’Asia Institute dell’Alma Mater Studiorum), Roma (La Sapienza)., Milano (Bicocca) e poi tante altre città, una ogni settimana, per finire all’università di Cagliari prima di Natale. “Una festa intorno al cinema cinese che rappresenta anche noi in questa osmosi che c’è tra lo Short e la Mostra” prosegue la docente, passando la parola all’avvocato Vittorio Siciliano che cura i rapporti internazionali del gruppo e che tiene subito a sottolineare la gioia per quella che considera una sinergia perfetta: “L’apertura all’interno del Ca’Foscari short film festival non è una coincidente ma indica una direzione, una nuova apertura culturale e la nascita di una piattaforma di scambio culturale cinematografico che andrà dallo scambio studentesco a tematiche più tecniche, come il tema del copyright, fino a creare osservatori di analisi dei dati su come si sviluppano le diverse cinematografie e i rapporti tra di esse. Le ambizioni sono tante e oggi si taglia il nastro a quello che può essere il futuro che riguarderà soprattutto voi studenti negli anni a venire”.
Quest’anno la Mostra, causa pandemia, non presenterà le novità cinematografiche cinesi ma sarà in chiave di retrospettiva, dal titolo “Maestri” con la prof.ssa Roberta Novielli, in veste di direttrice artistica della rassegna e della prof.ssa. Elena Pollacchi (una docente dell’Università Ca’ Foscari e tra le massime esperte di cinema cinese in Italia) in veste di curatrice.
Alla docente il compito di presentare Shadows di Zhang Yimou e I figli del fiume giallo di Jia Zhang-Ke, in lingua originale con i sottotitoli in Italiano, nella splendida Aula Magna Silvio Trentin a Ca’ Dolfin.
“Questi due autori spesso nei testi sono citati come rappresentanti di anime diverse, spesso antitetiche della cinematografia cinese. Yimou, regista di film con grandi architetture, con figure femminili molto inserite in quadri predefiniti. Zhang-Ke invece più vicino alle figure marginali, rispetto alle figure di successo delle figure contemporanee” spiega Pollacchi, precisando di aver voluto presentare insieme i due loro ultimi film – presentati rispettivamente alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e a Festival di Cannes – per metterne in risalto i punti di vicinanza, perché – in una certa maniera – i film possano parlarsi e avere echi uno verso l’altro. E soprattutto non smettono mai, con storie del passato o con storie più recenti “di raccontare il presente con la stessa sensibilità ai temi della globalità: la trasformazione, il cambiamento, la perdita o la messa in discussione dei valori tradizionali, la lealtà, l’onore, il tradimento. Come si manifestano nelle società che vengono raccontate? In Shadows c’è un continuo gioco di specchi che mette in crisi il ruolo del re. Gli eroi si devono dotare di nuovi codici per sconfiggere chi mette in discussioni le certezze universali nelle quali tutti noi creiamo e alle quali ci affidiamo nei rapporti interpersonali: affettivi e di fiducia. I figli del fiume giallo colloca questo discorso nel suo presente, attraverso una storia d’amore dove si parla di valori come la fedeltà, l’onore. La donna protagonista si trova a dover adattare continuamente a situazioni che cambiano, a messe in discussione di cose che a lei prima, da giovane, sembravano date per scontate”.
Il Gruppo media culturale internazionale di lingua cinese Guang Hua Cultures et Media conferirà, all’interno dello Short, il premio per la migliore sperimentazione nel linguaggio cinematografico al Concorso Internazionale di cortometraggi che, ricordiamolo, quest’anno sono ben 30, provenienti da 16 paesi.
giovanna barreca
(*)Il gruppo Guang Hua Cultures et Media è uno dei più importanti punti di riferimento per il mondo editoriale e culturale cinese in Europa. Nouvelles D’Europe è la te- stata principale del gruppo, fondata nel gennaio 1983 a Parigi, ed attualmente il più influente dei media in lingua cinese in Europa. Nel 2004, in collaborazione con il Xin- ming Evening News, fonda il Settimanale Unione Europea e nel 2011 lancia a Londra, con periodicità settimanale, Nouvelles D’Europe – Edizione UK, seguita nel 2012 dall’E- dizione Europa Centrale e Orientale, che attualmente co- pre 37 paesi dell’Europa continentale (anche Extra-UE). Inoltre, tra il 2013 ed il 2018 fonda Nouvelles D’Europe Germania, nonché l’edizione italiana e quella spagnola. Oltre all’editoria tradizionale, il gruppo Guang Hua Cul- tures et Media si concentra nello sviluppo dei nuovi me- dia, attraverso i siti oushinet.com, chine-info.com, uk.chi- na-info24.com e rete TV europea. Il Gruppo opera, inoltre, nell’ambito culturale e formativo, avendo fondato Istituti di Cultura e Scuole di Lingua Cinese in diversi paesi europei. L’obiettivo del Gruppo è organizzare attività focalizzate sui temi della formazione e dell’educazione interlinguistica ed interculturale, volte alla migliore integrazione della comunità cinese in Europa.