Il successo di Jonas Carpignano gira tutto il mondo, ma l’autore mantiene sempre ben salde le sue radici. Nato a New York e cresciuto tra Roma e la Grande Mela, il regista italiano decide circa dieci anni fa di trasferirsi nei territori del Sud della Penisola e di esplorarne le potenzialità narrative, quelle che ha saputo donargli un luogo negletto e criminoso come Gioia Tauro e che lo hanno portato all’elaborazione e alla creazione della sua trilogia. Per l’acclamato cineasta, nonché premio alla Miglior regia per A Ciambra nel 2018 ai David di Donatello e nella shortlist dello stesso anno per concorrere come titolo italiano agli Oscar, l’evoluzione della sua carriera è stata dettata proprio dalle tante storie che ha avuto la fortuna di scoprire in terra calabra, arrivate dagli altrettanto numerosi personaggi che ha incontrato nella vita reale.
A Chiara nasce così esattamente come i suoi due precedenti film Mediterranea e A Ciambra. Un terzo lungometraggio alimentato dalla conoscenza e amicizia con la protagonista Swamy Rotolo, che interpreta nella pellicola proprio Chiara, figlia di un fuggitivo appartenente al giro della ‘ndrangheta. Una giovane ragazza che vedrà sgretolarsi sotto ai propri occhi la vita che aveva sempre condotto, destinata a cambiare dopo la scoperta dei traffici illeciti del padre, da cui dovrà decidere se lasciarsi coinvolgere o scappare. E, proprio come avvenuto con i primi lavori, anche in questo caso il cast del film va formandosi grazie alla presenza di attori non professionisti che si prestano all’occhio e alle poetiche del cineasta.
Una meraviglia nelle sue opere che continua a portare Jonas Carpignano ad alcune delle manifestazioni cinematografiche più importanti del panorama internazionale: proprio come A Ciambra, anche A Chiara viene presentato per la prima volta nella sezione della Quinzaine des Réalisateurs al Festival di Cannes, facendo vincere per la seconda volta al regista l’Europa Cinema Label. Film che, come la carriera di Carpignano, partono da Gioia Tauro, passano per festival di rilevanza mondiale e tornano poi a casa per potersi mostrare al pubblico. A Chiara sarà infatti nelle nostre sale dal 7 ottobre distribuito da Lucky Red. Una pellicola non sulla mafia, bensì su coloro che ne vengono influenzati. Ancora una volta occhi giovani che puntano al futuro, sperando possa essere un posto migliore.