Un veliero di legno per navigare in terre lontane e scoprire nuove meraviglie: “Le cose che deve aver visto …”.
La favola della risata di un bimbo che diede inizio al mondo delle fate e un campanellino che è la loro forma umana: “Ogni bambino ha una fata nata solo per lui. Ecco la tua”.
Rose (Angelina Jolie) e Jack (David Oyelowo) stimolano così la fantasia dei loro tre figli David, Peter e Alice (Reece Yates, Jordan Nash e Keira Chansa) con storie fantastiche, immersi nella loro casa in campagna, dove c’è spazio per correre, giocare e inventarsi un the con il bianconiglio, un tavolo pieno di navi e pirati o per correre con tutti i bambini dell’Isola che non c’è.
In questo scenario, in piena epoca vittoriana – come sottolineato dagli splendidi arredi e costumi di Luciana Arrighi e Louise Stjernsward -, è ambientato Come away (Alice e Peter) di Brenda Chapman, autrice che, dopo i successi nel mondo dell’animazione (Il principe d’Egitto e Brave), si cimenta con un film in live action destinato sempre al pubblico dei più piccoli, coinvolgendo grandi star hollywoodiane.
Con la sceneggiatrice Marissa Kate Goodhill hanno immaginato il mondo fantastico nel quale possono essere nati i personaggi di Alice nel paese delle meraviglie che ha tanta voglia di crescere e Peter Pan che invece vuole restare eternamente bambino. La polvere dei sogni che porta lontano e che gli adulti hanno dimenticato, ci permetterà di scoprire le magnifiche avventure vissute dai due protagonisti in un contesto che diventa sempre più difficile quando David cade nell’acqua del fiume durante un temporale e muore. La Londra piena di anfratti scuri e figure losche dove Alice e Peter si recano per risolvere parte dei problemi dei genitori, regalerà ancora più drammaticità al viaggio di formazione dei due piccoli.
La sceneggiatrice ha dichiarato che J.M. Barrie, creatore di Peter Pan, aveva davvero vissuto la perdita di un fratello e così è nata la scintilla per collocare Peter in quel contesto familiare e inventarsi il legame con Alice, creatura nata dalla fantasia di Lewis Carroll: “Affascinata da Il labirinto del fauno di Guillermo del Toro ho pensato di scrivere una storia tutta mia con i due personaggi di Peter e Alice per sottolineare il ruolo che la fantasia può avere nelle nostre vite”.
Ma qualcosa nel passaggio tra le tre scritture (sceneggiatura, set e montaggio) deve essere andato storto perché emerge forte la caratterizzazione del mondo della fantasia come rifugio ma la storia, in più punti, perde di coerenza con passaggi disarticolati che spesso non giustificano i mutamenti psicologici dei diversi personaggi, soprattutto dei piccoli Alice e Peter.
Il pregio del dvd e del blu-ray (che non hanno extra), usciti il 2 giugno per Eagle Pictures, è quello di regalare anche la versione originale del film con le voci degli attori, prima tra tutte quella calda e amorevole di Angelina Jolie e quella risolutiva e decisa della piccola Keira Chansa.
giovanna barreca