“Un’arte che se l’avessi conosciuta prima, io non avrei fatto trent’anni di carcere. Ma nemmeno venti. Nemmeno dieci.Nemmeno uno” afferma con una forte consapevolezza Peppe De Vincentis, ladro di banche e di gioiellerie, condannato a diversi anni di carcere per i reati commessi e oggi, grazie ad un percorso iniziato nel penitenziario di Benevento, attore e drammaturgo, autore del libro “Il campo del male” e di diversi suoi spettacoli teatrali. Insieme a Vincenzo Imperatore, ex manager bancario di Credito Italiano che, attraverso il libro “Io so e ho le prove” ha denunciato gli abusi bancari, è il protagonista del film La conversione di Giovanni Meola, presentato al Riff e vincitore del premio del pubblico per il miglior documentario.
Entrambi hanno accumulato denaro, entrambi erano entrati in un vortice che li aveva totalmente assorbiti e dal quale non è stato facile uscire illesi. La scrittura, il riversare sulla pagina scritta anni di disagio e di dolore li ha aiutati a elaborare ciò che era successo e a scegliere di cambiare e di “salvarsi”. Giovanni Meola lavorando soprattutto sui loro racconti in primo piano, sul ritorno nei luoghi del loro passato e sul loro incontro ad una cena a casa di Peppe e un aperitivo a casa di Vincenzo, crea l’impianto narrativo del film per permettere allo spettatore di conoscere entrambi ancora più intimamente e di entrare in due Napoli diverse ma entrambe matrigne, tra continui scambi e saliscendi emotivi dettati dagli stati emotivi dei protagonisti.
Fisarmonica e voce di Daniela Esposito accompagnano i momenti più riusciti del documentario.
Giovanni Meola, da anni diviso tra regie cinematografiche/televisive e teatrali, aveva portato già a teatro il testo di Imperatore e, ringraziando per il riconoscimento ricevuto al Riff, ha dichiarato: “Anche a distanza siamo riusciti a incontrare un pubblico attento, curioso, partecipe e sensibile per questa duplice storia di certo non comoda, non consolatoria ma molto intensa nella sua radicalità e verità. Ringrazio il Rome Independent Film Festival per aver accolto questo film e gli spettatori e le spettatrici che lo hanno veduto e votato online. Adesso la volontà è portarlo in sala in tutta Italia prima possibile per incontrare di persona nuovi spettatori e nuove spettatrici. Un grazie enorme, infine, ai due protagonisti, Peppe De Vincentis e Vincenzo Imperatore, e a tutti i miei indispensabili collaboratori”.
Nella nostra intervista ci svela come si è avvicinato ai suoi protagonisti, come ha deciso quando filmarli e come lavorare su una narrazione divisa in tre parti: oggi, ieri e ieri l’altro.
giovanna barreca