Isabella Rossellini, Renzo Rossellini, Robin Rossellini, Ingrid Rossellini, Gil Rossellini, Nur Rossellini e Katherine Cohen tutti inquadrati e intervistati da Alessandro Rossellini che, dopo un percorso lungo di presa di consapevolezza, ha deciso di interrogare la sua famiglia sul rapporto e il peso che ha avuto per loro essere figli, nipoti o pronipoti del regista di Roma città aperta, Paisà, Europa ’51 Roberto Rossellini. Un uomo che intervistato da Maria Pia Fusco ammise:” Sono sempre in arretrato, e il mestiere di padre non lo imparerò mai. Come non imparerò mai come mettere un po’ di ordine nella mia vita privata”.
Il padre del Neorealismo italiano, in grado di usare il cinema come strumento di conoscenza e di coscienza in un’Italia distrutta sia materialmente (fine Seconda guerra Mondiale) che moralmente, desiderosa di risorgere e di riscattarsi dopo essere stata abbagliata da una feroce dittatura, cosa ha insegnato e lasciato alla sua famiglia? Quanto quel cognome ha influito sulle scelte professionali e personali di tutti i suoi eredi?
Il film è composto dalle immagini di Alessandro Rossellini – nipote di Roberto, cresciuto da nonna Marcella, prima moglie del regista – che ha girato il mondo, dal Nord Europa fino agli Emirati Arabi per incontrare i Rossellini, unite a quelle dell’archivio privato Rossellini, dell’archivio dell’Istituto Luce e degli archivi fotografici di riviste e di tv di tutto il mondo e ha il pregio di svelare anche gli aspetti più dolorosi dell’essere una famiglia allargata e multietnica dove non è stato facile trovare un’indentità indipendente dal cognome e dal peso che una figura così iconica e autoritaria comportava.
Alessandro coniando il termine “rossellinite” ha interrogato i genitori, le zie e i nipoti sulla differenza tra la percezione del sè e come li vedono e vedevano gli altri, ricevendo risposte tra le più svariate. E proprio in questo confronto/scontro sta la parte ironica, a tratti spassosa del documentario, nato da un bisogno personale di presa di coscienza ma che cerca di parlare ad un ampio pubblico. Le immagini più intense e vere invece sono quelle dove i personaggi/persone sembrano ignorare la macchina da presa e si confrontano con le loro solitudini.
Il documentario, evento Speciale di Chiusura della 35a Settimana Internazionale della Critica alla 77esima Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, sarò nelle sale il 26/27/28 ottobre per Nexo Digital.
giovanna barreca