Roma, 5 ottobre 2018 – Roma, 5 ottobre 2018 – Una festa del cinema che rivendica il suo essere tale rifuggendo ai paragoni con festival blasonati. Antonio Monda, direttore artistico della Festa del cinema di Roma, apre la conferenza stampa di presentazione della 13° edizione (in programma dal 18 al 28 ottobre) sottolinenado la natura della kermesse che dirige e ricordando la levatura dei titoli e degli ospiti presentati negli ultimi anni sotto la sua direzione artistica (quest’anno inizia il secondo mandato). Nomi che hanno richiamato l’attenzione della stampa internazionale e che sono in qualche caso arrivati agli Oscar, come Moonlight, vincitore a sorpresa della statuetta come miglior film due anni fa (nell’edizione della sfida con La La Land e con l’epica gaffe di Warren Beatty).
Anche quest’anno sul red carpet dell’Auditorium Parco della Musica sono attese grandi star internazionali come Martin Scorsese (che ritirerà il premio alla carriera e sarà protagonista di un incontro con il pubblico per parlare del suo rapporto col cinema italiano), così come l’attrice francese premio Oscar Isabelle Hupper, e tra i protagonisti degli incontri col pubblico anche Cate Blanchett, Sigourney Weaver, Giuseppe Tornatore e il documentarista Michael Moore, che presenterà anche il suo ultimo lavoro Fahrenheit 11/9 sul giorno dell’elezione di Trump a Presidente degli USA.
Per quanto riguarda i film in selezione ci saranno, tra gli altri, l’ultimo con Robert Redford (The old man & the gun) che ha recentemente annunciato il ritiro dalle scene, l’atteso biopic Stanlio & Ollio (con Steve Coogan e John C. Reilly nei panni della popolare coppia comica), il primo capitolo di Millenium – Quello che non uccide con Claire Foy (di cui è stata annunciata la presenza) nel ruolo di Lisbeth Salander; i nuovi film di Peter Farrelly (Green book con Viggo Mortensen), Eli Roth (Il mistero della casa del tempo con Jack Black e Cate Blanchett), il regista de Il signore degli anelli, Peter Jackson, con il documentario bellico The shall not grow old, Thomas Vinterberg (Kursk con Matthias Schoenaerts, Léa Seydoux e Colin Firth), il regista del su citato Moonlight, Barry Jenkins con Se la strada potesse parlare, e poi il coreano Park Chan-Wook con i primi episodi di una serie tv da lui diretta e, per gli italiani, Il vizio della speranza di Edoardo De Angelis (già regista di Indivisibili e Mozzarella Stories) e due documentari: Corleone Il potere e il sangue di Mosco Levi Boucault e Diario di tonnara di Giovanni Zoppeddu. Fra i titoli segnalati da Monda Three identical strangers di Tim Wardle, storia di tre gemelli separati alla nascita e la mini serie sul Watergate.
Ad aprire la 13° edizione della Festa del cinema di Roma sarà Bad times at the El Royal (7 sconosciuti a El Royal) con Jeff Bridges e Dakota Johnson (quest’ultima ha confermato la sua presenza alla kermesse).
Per la neo vice presidente della Fondazione Cinema per Roma, Laura Delli Colli, questa edizione è “una festa internazionale, per la città, molto raffinata e popolare”. File rouge del programma sarà il noir, accanto a tre parole chiave: memoria, documentario e donne. Come spiega il direttore artistico Monda nella nostra intervista.