The broken Key – la chiave spezzata è un nuovo sci-fi thriller girato tra Italia (Torino in particolare), Egitto e Inghilterra scritto e diretto da Louis Nero che, come per altri suoi lavori, vuole far compiere agli spettatori un viaggio complesso e visionario.
Come afferma anche ai nostri microfoni: “Il film è un viaggio dell’eroe dove mi prefiggo quello che è l’obiettivo primo anche del cinema: cambiare gli spettatori dopo la visione. Che è la stessa missione del protagonista che si chiama Arthur J. Adams (omaggio a Re Artù e ai Cavalieri della Tavola rotonda) e, come tutti gli eroi, dovrà affrontare delle prove che appariranno all’inizio insormontabili ma pian piano tutto cambierà perchè trasformerà i nemici in compagni di viaggio. Come dicono i buddisti e gli induisti: tutto passa, nulla è permanente”.
Come recita la sinossi che riportiamo per intero per aiutare la comprensione dell’opera, in un futuro non lontano, la libertà dell’essere umano è in pericolo e il mondo è controllato dalla Grande Z, la Zimurgh Corporation. La “legge Schuster”sull’eco-sostenibilità dei supporti regna sovrana. La carta è un bene, stampare è reato. Sullo sfondo di questa realistica visione del domani, il ricercatore Adams viene spinto all’avventura dal padre putativo. La ricerca del frammento mancante di un antico papiro viene ostacolata da indicifrabili omicidi legati ai sette peccati capitali. Arthur dovrà addentrarsi nei meandri di un’impenetrabile metropoli del futuro, specchio della sua anima, per ritrovare il pezzo mancante e salvare l’umanità. E nelle note di regia viene sottolineato il significato del titolo del film, in sala dal 16 novembre per L’altro film distribuzione: “Ognuno di noi custodisce una chiave spezzata. Ognuno di noi è chiamato, in vita, a ricomporla (per ritrovare il nuovo Graal) e il protagonista lo scoprirà man mano che si addentrerà nel mistero”.
Durante le nostre interviste, gli attori sottolineano che hanno apprezzato soprattutto l’idea di partecipare ad un progetto originale in una storia mai scontata e piena di misteri che forse, per essere davvero capita e apprezzata, merita più visioni. Louis Nero si augura che lo spettatore, uscito dalla sala, voglia approfondire anche la materia, partendo dal quadro di Bosch che apre il suo film.
Colonna sonora dal vivo con oltre 100 musicisti coinvolti, guidati da Lamberto Curtoni e, ascoltando la nostra intervista al regista, capirete il perchè di una scelta artistica di questa portata e la sua importanza nell’economia dell’opera.
giovanna barreca
